A distanza di un anno, il settore vitivinicolo sta ancora affrontando grandi difficoltà, in particolare per quanto riguarda la liquidità e gli investimenti.
Per questo motivo, Unione Italiana Vini si è fortemente mobilitata, negli ultimi mesi, a livello nazionale ed europeo, sulla questione della proroga delle autorizzazioni all’impianto e al reimpianto in scadenza nel 2021, senza che ciò comporti sanzioni amministrative per il mancato utilizzo delle autorizzazioni in scadenza.
Inizialmente contraria a questa proposta, nelle ultime settimane la Commissione Europea ha aperto a questa possibilità, in linea con quanto già deciso l’anno scorso.
In occasione dell’Assemblea Generale di Unione Italiana Vini del 6 luglio u.s., sono intervenuti i rappresentanti del Gabinetto del Commissario AGRI, Janusz Wojciechowski, i quali hanno confermato che la Commissione è al lavoro per autorizzare la proroga delle autorizzazioni di impianto e reimpianto in scadenza nel 2021 fino al 31 dicembre 2022.
In concreto, ciò significa che i viticoltori dovranno indicare alle autorità competenti dei propri Stati membri entro il 28 febbraio 2022 se intendono usufruire o rinunciare alla proroga senza che ciò comporti sanzioni amministrative per chi decidesse di non utilizzare le proprie autorizzazioni all’impianto o al reimpianto nel 2021.
Questa flessibilità dovrebbe essere incorporata nella versione finale del regolamento OCM (attualmente in fase di completamento), adottata come parte del pacchetto globale PAC post-2020 e pubblicata nell’autunno (ottobre/novembre) 2021.
Devi essere connesso per inviare un commento.