Il Ministero delle Politiche Agricole è a lavoro sulla modifica del decreto 13 agosto 2012, per quanto concerne le DOP, le IGP, le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione di determinati prodotti del settore vitivinicolo.
La modifica dell’attuale impianto normativo è dettata, in primis, dall’esigenza di allineare le disposizioni nazionali alla recente riforma a livello europeo della materia e che ha portato all’adozione dei Regolamenti 33 e 34 del 2019.
Si invia, in allegato, lo schema di decreto, per una preliminare valutazione e con richiesta di segnalare eventuali proposte di modifica della normativa vigente in materia di etichettatura.
Le variazioni introdotte dal Ministero, in particolare quelle conseguenti alle innovazioni introdotte dalla L. n. 238/2016 e dal Reg, UE n. 33/2019, sono evidenziate in giallo e riguardano, nella sostanza, i seguenti elementi:
- Art. 2: deroghe alla normativa UE per prodotti esportati;
- Art. 3:indicazione dell’imbottigliatore e del produttore: si osserva che, nonostante le recenti modifiche della normativa UE, il Ministero non ha inserito nel decreto taluni chiarimenti in merito all’uso delle espressioni “prodotto e imbottigliato” e “vinificato e imbottigliato”.
- Art. 4: indicazione del codice ICQRF: sembrerebbe che possa essere utilizzato per sostituire il nome o la ragione sociale dell’imbottigliatore insieme all’indirizzo e non per sostituire uno di questi elementi, a differenza di quanto previsto attualmente.
- Art. 14: limitazioni d’uso dei nomi delle DOP, delle IGP, delle menzioni tradizionali nei prodotti elaborati a partire da prodotti vitivinicoli.
- Art. 14: eccezioni dell’utilizzo dei nomi geografici, delle menzioni tradizionali e di alcuni termini disciplinati per legge (es. vigna) per i marchi commerciali, conformemente alla vigente normativa dell’UE e nazionale.
- Art. 15: uso delle altre indicazioni complementari veritiere che possono figurare nell’etichettatura e presentazione dei vini, compresi i nomi dei vitigni che contengono o sono costituiti da una DOP o IGP italiana, il cui utilizzo è autorizzato ai sensi della normativa dell’UE.
Si segnala che l’allegato 4, relativo alle possibilità d’uso e alle limitazioni d’uso di tutti vitigni e sinonimi presenti nel registro nazionale delle varietà di vite, è ancora in fase di definizione.
Al momento, il Mipaaf ha proposto una struttura iniziale di tale allegato.
Abbiamo proceduto a una prima valutazione della proposta del Ministero e alla redazione di alcuni primi commenti, evidenziando talune necessità di chiarimento su numerosi aspetti.
Possibile calendario di approvazione del decreto:
- Il Mipaaf attende osservazioni da parte della filiera entro la prima metà di maggio.
- Sulla base delle osservazioni, sarà previsto, nel mese di maggio, un incontro (probabilmente in via telematica) con il Ministero per un confronto sul testo proposto.
- Adozione finale del decreto: l’obiettivo del Ministero è approvare il nuovo provvedimento prima dell’inizio della prossima campagna vitivinicola.
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