Si avvicina il periodo delle vendemmie e si intravedono tensioni tra i viticoltori e l’Union des Maisons de Champagne (UMC). I commercianti acquistano 80% del loro approvvigionamento in uve ai viticoltori dello Champagne. Ma vogliono molta meno uva (tra 6000 e 7000 chili/ettaro) rispetto al 2019 (10200kg/ha) poiché sono confrontati a due difficoltà maggiori: la caduta delle vendite legata all’epidemia di Coronavirus e lo stoccaggio eccessivo. La diminuzione commerciale è stimata dai commercianti a 100 milioni di bottiglie ovvero 1,7 miliardi di euro di fatturato in meno (5 miliardi di euro nel 2019). Si aggiungono i costi relativi allo stoccaggio in eccesso di 400 milioni di bottiglie, più di un anno di vendite, su una riserva globale che supera un milione di bottiglie. I viticoltori non vogliono scendere a meno di 8500 kg/ha, per garantire la perennità delle loro aziende agricole. Se non si trova un accordo, sarà l’Institut national des appellations d’origine (INAO) a fissare le rese.
Fonte: La Revue du Vin de France
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