L’ufficio esecutivo dell’Interprofessione dello Champagne è giunto ad un accordo su un raccolto 2020 pari a 8000 kg/ha (era pari a 10200 kg/ha nel 2019) corrispondente a 250 milioni di bottiglie. Questo livello di resa può essere considerato come una vittoria per i viticoltori in quanto i negozianti si erano pronunciati per un raccolto più piccolo che andava da 6500kg/ha per alcuni a 7500 kg/ha per altri. Le modalità del prelievo e del pagamento di questi 8000 kg/ha rispettano un meccanismo inedito per tentare di adattarsi al meglio all’incertezza economica attuale. Nel gennaio 2021 l’ufficio esecutivo del Comité Champagne si riunirà per valutare il livello definitivo della vendemmia 2020 rispetto alle vendite dell’anno 2020. Se le vendite sono inferiori a 200 milioni di bottiglie, la resa sarà di 7000 kg/ha. I 1000 kg complementari saranno un anticipo sul raccolto 2021. Se le vendite sono di 215 milioni di bottiglie, il raccolto potrebbe essere di 7500 kg/ha e l’anticipo sul 2021 sarà di 500kg/ha. Se le vendite superano i 230 milioni di bottiglie, sarà previsto uno sblocco della riserva individuale dei viticoltori. Il pagamento del raccolto sarà di 2 000 kg/ha il 5 dicembre 2020, 5 marzo 2021 e 5 giugno 2021. Il 5 settembre 2021, il pagamento sarà di 1000 kg/ha a cui si aggiungerà l’eventuale complemento deciso in gennaio 2021. Il saldo non pagato potrà essere scontato. Per permettere ai viticoltori che vendono le bottiglie di alimentare i loro mercati, potranno prelevare 8000 kg/ha, con riserva di non vendere questi vini affinati sur lattes agli altri operatori. Ma se questa resa definitiva è fissata per esempio a 7600 kg/ha, i viticoltori che avranno prelevato, prenderanno 400 kg in meno sul raccolto 2021.
Fonte: Vitisphère
Devi essere connesso per inviare un commento.