La Camera di commercio dell’Unione Europea in Cina, ha recentemente presentato a Shanghai un atteso rapporto sull’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle imprese dell’Unione Europea operanti in Cina “Impact of Coronavirus Outbreak on European companies in China”. Il rapporto si basa su un sondaggio condotto su 577 imprese europee basate in Cina la cui presentazione potete scaricare al seguente link
https://static.europeanchamber.com.cn/upload/documents/documents/Survey_covid19_en_3%5B766%5D.pdf
I risultati mostrano che l’impatto complessivo è stato grave. Ogni singolo rappresentante intervistato ha dichiarato che la propria impresa ha sofferto conseguenze a vari livelli e continua ad essere soggetta a restrizioni e normative spesso contrastanti. Molte delle imprese che sono state autorizzate a riaprire hanno carenza di input e del personale necessario alla ripresa completa delle attività.
Le interviste evidenziano quattro aspetti di rilievo:
- Quasi il 90% degli intervistati riferisce di un impatto medio-alto, mentre la metà prevede di abbassare gli obiettivi aziendali annuali.
2. Quasi la metà degli intervistati prevede un calo delle entrate a doppia cifra per la prima metà del 2020 e un quarto prevede un calo di oltre il 20%.
3. Le principali sfide includono regole incoerenti, richieste di quarantena altamente restrittive e dure condizioni preliminari per il riavvio delle operazioni.
4. La metà degli intervistati lamenta una normativa poco chiara applicata in maniera diversa nelle diverse giurisdizioni e a diversi livelli di governo, che cambiano frequentemente, spesso con breve preavviso. Ad esempio, le consegne possono essere soggette a molteplici e onerose restrizioni quando si attraversano province, città e persino distretti.
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