Da un recente incontro tra Unione Italiana Vini e l’Ispettorato Repressioni Frodi è emerso che, nei primi anni di attuazione della norma nazionale, le autorità hanno adottato un approccio prudente al controllo della conformità dei contratti degli operatori della filiera vitivinicola, intervenendo, in particolare, nei seguenti casi:
- mancata forma scritta del contratto,
- mancato rispetto da parte del debitore dei termini di pagamento e
- stipula dei contratti di cessione con atto scritto privi degli elementi essenziali, quali durata, quantità, caratteristiche del prodotto, prezzo, modalità di consegna e di pagamento.
A partire dalle prossime settimane, l’Ispettorato intensificherà i controlli presso gli operatori della filiera agroalimentare, comprese le imprese del vino, in particolare sul contenuto dei contratti di cessione, le tempistiche di pagamento, gli accordi quadro. Raccomandiamo, pertanto, la massima attenzione nella redazione degli accordi tra le parti.