Alla fine del 2019 la Duma di Stato ha adottato una nuova normativa vitivinicola.
L’entrata in vigore della legge è prevista per giugno 2020.
Il testo contiene diverse disposizioni che costituirebbero gravi ostacoli all’importazione e alla circolazione di vino e prodotti a base di vino nel territorio della Federazione russa, in particolare:
- Mancanza di protezione di alcune dop/igp
- Disallineamento con gli standard internazionali dell’OIV in materia di vinificazione ed etichettatura.
- Introduzione di procedure di controllo e ispezione, anche in loco, delle aziende vitivinicole che esportano in Russia.
- Dequalificazione dei prodotti a base di vino esportati nella Federazione Russa.
- Limitazioni all’importazione di vini sfusi.
L’entrata in vigore delle disposizioni, prevista tra pochi mesi, insieme alla mancanza di un periodo transitorio, renderebbe impossibile l’adeguamento per le imprese.
La priorità per il settore è evitare l’attuazione della norma a giugno 2020, al fine di individuare le opportunità di modifica/eliminazione delle disposizioni più critiche.
Abbiamo appreso che la Duma starebbe lavorando ad alcune modifiche della Federal law.
Questa potrebbe rappresentare un’utile finestra di opportunità per ottenere una posticipazione della sua entrata in vigore, tenuto conto che gli aspetti controversi della legge sono numerosi e un semplice “aggiustamento” del testo non sarebbe sufficiente per mettere al sicuro le nostre esportazioni (nel 2019 +21% in valore vs 2018).
UIV si è mobilitata per chiedere il supporto del Ministero degli Esteri e dell’Ambasciata d’Itala a Mosca per condividere con le autorità russe le preoccupazioni del mondo produttivo italiano.
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