Plastic Tax
La Spagna con la Ley n. 7/2022 ha introdotto un’imposta sull’utilizzo di materiale plastico monouso e non riciclabile.
Dopo il Regno Unito anche la Spagna decide di tassare l’utilizzo di imballaggi non sostenibili. La nuova normativa interessa tutti gli operatori spagnoli che utilizzano materiale in plastica non riciclabile.
Si tratta di una nuova imposta indiretta volta a incoraggiare la prevenzione della produzione di rifiuti di imballaggio in plastica non riutilizzabili e il riciclaggio dei rifiuti in plastica.
La plastic tax deriva direttamente dalla Direttiva UE n. 2018/85.
L’imposta si applica a qualsiasi materiale plastico (non riutilizzabile e solo per la parte non riciclabile) contenuto nell’imballo.
La tassa è fissata a 0,45€ per kg.
L’imposta si applica ai produttori, nonché agli acquisti e alle importazioni intracomunitarie. Ciò significa che nella maggior parte delle situazioni, quando l’azienda vinicola acquista i contenitori da produttori situati in Spagna, sono i produttori di imballaggi che devono pagare la tassa e questo avrà un impatto sul prezzo.
Tuttavia, se l’azienda vinicola spagnola acquista i contenitori al di fuori della Spagna (acquisizione intracomunitaria o importazione), le aziende vinicole agiscono come contribuenti diretti.
Di seguito una lista di oggetti interessati dalla normativa:
- Bottiglia di plastica (per bevande a base di vino), taniche o Capsula complessa per chiusura;
- Reti;
- Scatole di cartone con pellicola di plastica;
- Elementi di protezione (separatori/cuscinetti) o Pellicole termoretraibili per pallet;
- Pallet di plastica;
- Manicotti per pallet di bottiglie;
- Imballaggi per prodotti per la pulizia o Imballaggi per prodotti enologici;
- Sacchetti bag-in-box;
La lista soprariportata si pone esclusivamente a titolo esemplificativo ma non racchiude la totalità di oggetti interessati dalla normativa.
Nuovo regolamento per gli imballaggi: Obblighi delle imprese
Con il Real Decreto n. 1055/2022 del 27 dicembre 2022, il Ministero della Transizione ecologica spagnolo (Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico, in spagnolo), ha introdotto un nuovo sistema volto a regolamentare gli imballaggi.
Lo scopo di questo Regio Decreto è quello di stabilire il regime giuridico applicabile agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio con l’obiettivo di prevenire e ridurre il loro impatto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita.
Gli obblighi derivanti dalla nuova normativa sono molteplici e l’entrata in vigore è distribuita nel tempo fino al 2030.
L’ambito di applicazione di questo Regio Decreto riguarda tutti gli imballaggi immessi sul mercato e i rifiuti di imballaggio generati nel territorio dello Stato.
Sono inclusi nell’ambito di applicazione del presente Regio Decreto tutti gli imballaggi, indipendentemente dal luogo ove siano prodotti e/o utilizzati (purché sia dentro i confini del territorio statale), nonché indipendentemente dai materiali utilizzati.
Di seguito le prossime tappe:
– Entro il 28 febbraio 2023, fornire a SCRAP (Sistemas Colectivos de Responsabilidad ampliada del productor) il modulo di dichiarazione degli imballaggi;
– Entro il 31 marzo 2023, iscrizione al registro de productores de producto (sezione imballaggi). Verrà assegnato un numero di registrazione che dovrà comparire su tutta la documentazione commerciale;
– Entro il 30 giugno 2023, registrazione della quantità in peso e unità per tipo di materiale di imballaggio (anno 2021);
– Entro il 30 settembre 2023, registrazione della quantità in peso e unità per tipo di materiale di imballaggio (anno 2022);
– Entro il 31 giugno 2024, istituire o adattare i sistemi di gestione e integrazione delle disposizioni del Real Decreto;
– Entro il 3 luglio 2024, i contenitori per bevande devono avere i coperchi e le chiusure fissate al contenitore;
– Entro il 1° gennaio 2025, un nuovo sistema di etichettatura che identifica il contenitore in cui viene inserito il prodotto. Gli imballaggi in plastica devono contenere 25 % di plastica riciclata.
– Entro il 1° gennaio 2030, gli imballaggi in plastica devono contenere almeno il 30% di plastica riciclata.