le Agenzie francesi per l’Alimentazione e la Salute Pubblica, Anses e Santé Publique France, hanno annunciato, lo scorso 19 ottobre, che lanceranno uno studio su larga scala denominato “PestiRiv” sull’esposizione ai pesticidi delle persone che vivono nelle aree vitivinicole. La questione dell’esposizione ai pesticidi è di crescente preoccupazione in Francia e nell’UE.
Questo studio si basa su due considerazioni, la prima è che “gran parte della popolazione rurale vive in regioni viticole”, come indicato in un comunicato stampa pubblicato dalle due organizzazioni francesi, la seconda è che ad oggi ci sono pochissimi dati sull’effettiva esposizione delle persone che vivono vicino alle aree coltivate, in particolare ai vigneti, ai pesticidi e ai loro effetti sulla loro salute.
Lo studio, che coinvolgerà 3.350 partecipanti che vivono in aree viticole e in aree lontane dalle colture, permetterà di identificare “le fonti che contribuiscono maggiormente all’esposizione ai pesticidi e di adottare misure preventive”, come confermato dalle due agenzie. Lo studio sarà condotto in due fasi. La prima fase di analisi inizierà nel mese di ottobre 2021 e durerà fino a febbraio 2022 quando i trattamenti in vigna con prodotti fitofarmaceutici sono meno frequenti. Il secondo si estenderà da marzo 2022 ad agosto dello stesso anno in cui l’utilizzo dei pesticidi è più frequente. Durante questi due periodi, i ricercatori misureranno l’esposizione ai pesticidi prelevando campioni di urina e capelli e monitorando i livelli di pesticidi nell’aria esterna e interna, nell’acqua e nel cibo. Insieme alle analisi del contesto agricolo delle aree di studio, ai dati meteorologici e topografici, i risultati di questo studio dovrebbero far luce sul legame tra attività vitivinicole ed esposizione ai pesticidi.
Questo studio ha suscitato reazioni contrastanti, tra le favorevoli quella della l’ONG Générations Futures e quella di alcuni gruppi della società civile che già sono stati coinvolti in varie campagne di studio i cui risultati pubblicati lo scorso giugno, confermerebbero che i pesticidi negli alimenti e nell’ambiente in Francia colpiscano “quasi il 100% della popolazione”.
I viticoltori sono molto preoccupati per questo studio e come dichiarato dal presidente del Bordeaux Wine Trade Council, Bernard Farges, “Non siamo convinti che l’Anses e la Santé publique France, una volta terminato il lavoro di analisi e divulgazione, faranno lo sforzo necessario per evitare conclusioni affrettate”, Farges ha anche parlato di un “pregiudizio” nei confronti dei vigneti della Gironda.
Intanto, Il Consiglio di Stato francese, ha stabilito lo scorso luglio che “le regole per l’uso dei pesticidi dovrebbero essere implementate per proteggere meglio la popolazione” a seguito di ricorsi presentati da diversi comuni, associazioni e agricoltori biologici. Nella sua decisione, il tribunale ha anche deciso che le distanze minime per distribuire i prodotti di sospetta tossicità fossero “insufficienti”, affermando, inoltre, che il governo dovrebbe fornire misure protettive per le persone che lavorano vicino alle aree in cui vengono utilizzati pesticidi e che gli accordi di impegno sull’uso di questi prodotti dovrebbero fornire informazioni per i residenti prima che i pesticidi vengano utilizzati, dando al governo sei mesi per completare i regolamenti in vigore su questi punti.
A livello dell’UE, all’inizio di ottobre, una ventina di organizzazioni ambientaliste e sanitarie hanno fatto appello a una regolamentazione dell’UE sulle statistiche sui pesticidi per chiedere di attualizzare i dati e le ricerche, al fine di ottenere un quadro più completo e accurato sull’esposizione delle persone e dell’ambiente ai pesticidi.
UIV monitorerà l’andamento dello studio pilota francese e gli sviluppi a livello europeo di questa tematica di alta sensibilità per il nostro settore.
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