Da ottobre, i vini imbottigliati e provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito hanno subito una tariffa aggiuntiva del + 25% negli Stati Uniti a seguito delle contromisure adottate dall’amministrazione Trump in relazione alla controversia Airbus a livello dell’OMC.
L’amministrazione americana ha aperto una consultazione pubblica su una ritorsione a carosello (una rotazione delle merci mirata a tariffe progettate per imporre il massimo dolore). Secondo lo strumento del c.d. “carosello”, è possibile aggiungere all’elenco punitivo prodotti provenienti da tutti gli Stati membri, inclusi i vini italiani.
La consultazione è aperta fino al 13 gennaio 2020.
Ciò è aggravato dalla minaccia di ritorsioni fino al 100 percento su alcuni prodotti francesi (incluso CN 2204.10 “Vino spumante, ottenuto da uve”) per rispondere all’annuncio della tassa digitale francese.
USTR sta inoltre valutando se aprire le indagini sulle imposte sui servizi digitali in Austria e Italia.
Riunione di Hogan-Lighthizer
Dopo il viaggio della direttrice generale della DG TRADE, Weyand negli Stati Uniti, lo scorso dicembre, il Commissario Hogan si recherà a Washington il 14-16 gennaio per incontrare il rappresentante al commercio Robert Lighthizer sulla controversia in corso.
A livello nazionale, il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, mediante l’invio una lettera di risposta alle associazioni rappresentanti della filiera, ha annunciato che il governo sta profondendo ogni sforzo per assicurare un’efficace ed effettiva tutela del nostro export agroalimentare.
Al tempo stesso, il Governo continua a sostenere la Commissione Europea nella ricerca di un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, in grado di preservare la specificità del rapporto transatlantico, rimuovere i dazi già esistenti e evitare possibili future escalation tariffarie.
In allegato, la lettera del Ministro Di Maio ai Presidenti della filiera.
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