Si sono tenute recentemente tre riunioni sulla tematica dei vini cosiddetti naturali. La prima, interna a UIV, ha riunito il Tavolo Tecnico e il Tavolo Politico-Normativo. La seconda è stata organizzata dall’associazione MED&A e la terza è stato un webinar dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV). La varietà dei partecipanti a queste riunioni (ricercatori, enologi, chimici, giornalisti specializzati, attori delle varie componenti della filiera vitivinicola, produttori di vino convenzionale, vino biologico e vino cosiddetto “naturale”) ha permesso discussioni particolarmente interessanti. Si possono evincere alcuni orientamenti consensuali:
- l’entusiasmo di una parte dei consumatori per i vini cosiddetti “naturali” corrisponde a una tendenza generale, che deriva dalle preoccupazioni determinate dall’inquinamento e dal riscaldamento climatico, a ricercare prodotti alimentari sempre più puri.
- Il termine “naturale” non può essere utilizzato come indicato recentemente dai servizi della DG AGRI in risposta a un quesito posto dal CEEV. Non equivale a nessuna categoria di prodotti vitivinicoli o di metodo di produzione del vino riconosciuto dalla normativa europea. Non corrisponde a realtà in quanto il vino è un prodotto che viene dalla natura ma è frutto dell’intervento umano. Pertanto genera confusione nel consumatore e lo porta a credere che vini diversi da quelli cosiddetti “naturali”, sia i vini convenzionali che i vini biologici, abbiano caratteristiche “artificiali”. È necessario trovare un’altra denominazione.
- La qualifica di “naturale” corrisponde a un metodo di produzione che, anche se esistono differenze tra i produttori, si caratterizza in generale con il fatto di limitare al massimo l’aggiunta di sostanze enologiche, in particolare il diossido di zolfo o almeno di limitarne l’uso a dosi basse. Sarà necessario approfondire la specificità del metodo affinché sia chiarito quali sono le pratiche da tenere in vigna e in cantina per arrivare a una definizione di normativa di questi prodotti.
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