E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il 20 gennaio 2024, il decreto ministeriale 19 dicembre 2023 relativo al Sistema di tracciabilità alternativo per i vini a DOC e le IGT. Di seguito, le principali disposizioni:
- Fornitore del sistema di tracciabilità: il decreto prevede che il sistema di tracciabilità alternativa per i vini a DOC e IGT sia fornito esclusivamente da IPZS, non fornendo la possibilità di costituire un elenco aperto di provider in grado di offrire diverse soluzioni.
- Caratteristiche del contrassegno: il contrassegno reca un codice alfanumerico non seriale e un codice bidimensionale, al fine di automatizzare la lettura. I contrassegni, secondo quanto stabilito dal decreto, sono carte valori e, pertanto, prodotte in regime di monopolio dallo Stato. L’allegato al decreto presenta un esempio di contrassegno:
- Costi: il costo della singola fascetta per i vini a IGT è 0,0045 euro per i contrassegni in carta colla e di 0,0055 euro per i contrassegni autoadesivi.
- Distribuzione dei contrassegni: la gestione e la distribuzione del contrassegno è assegnata agli organismi di controllo o ai consorzi di tutela eventualmente da loro delegati, che ricevono il contrassegno dal Poligrafico dello Stato.
Commento di UIV
Tale decreto rappresenta un elemento di totale novità per i vini a IGT, in quanto il contrassegno stampato da IPZS è stato finora riservato esclusivamente ai vini a DOCG e a DOC.
In sede di confronto con il Ministero, Unione Italiana Vini:
- Ha ribadito la sua contrarietà all’approccio promosso da IPZS, dato che, per i vini a IGT, gli unici strumenti di controllo applicabili, secondo quanto stabilito dal testo unico, sono i sistemi di tracciabilità alternativa. L’ estensione del sistema del contrassegno di Stato anche ai vini a IGT richiederebbe una modifica del testo unico del vino (legge 238/2016).
- Ha condotto, a seguito di esigenze manifestate da alcuni territori (es. Lambrusco) nel corso del 2023, approfondimenti tecnici con alcuni fornitori di sistemi digitali innovativi di anticontraffazione, presentando una proposta concreta all’ICQRF sulle caratteristiche tecniche del sistema (basato su codici QR non replicabili) e sulla gestione dei codici alfanumerici tra Odc e Icqrf.
Nonostante la posizione di contrarietà della maggioranza della filiera, il Ministero ha optato per il sistema proposto da IPZS.
Unione Italiana Vini esprime dubbi sulla compatibilità del nuovo decreto ministeriale con la legge 238/2016:
- il legislatore aveva chiaramente tracciato una linea di demarcazione tra strumenti di anticontraffazione per i vini a DOP (la c.d. “fascetta” stampata da IPZS) e sistemi alternativi che avrebbero dovuto portare innovazione e concorrenza tra i player sul mercato.
- Inoltre, l’attuale decreto del 23 dicembre 2013 del MEF identifica tra le carte valori solo i contrassegni per i vini a DOCG e DOC, mentre il decreto approvato dal Ministero dell’Agricoltura estende questo concetto anche ai vini a IGT.