I recenti negoziati e la firma dell’accordo tra il Regno Unito e l’Unione europea hanno dimostrato l’importanza e la solidità degli standard internazionali sviluppati dall’OIV. L’articolo 2 dell’Allegato 5-TBT “Scambi di vino” fa riferimento alle pratiche enologiche raccomandate e pubblicate dall’OIV come le uniche norme internazionali pertinenti. L’articolo 3 dello stesso Allegato riconosce i metodi sviluppati dall’OIV come metodi di riferimento per la determinazione della composizione analitica dei vini nell’ambito delle operazioni di controllo. La forza delle conquiste multilaterali e la fiducia nelle regole dell’OIV hanno sicuramente contribuito a garantire un commercio senza ostacoli. I vini non hanno bisogno di un certificato VI-1 come i vini di altri paesi non europei. Il Regno Unito è entrato a far parte dell’OIV il 1° gennaio 2021 ed è diventato il 48esimo membro dell’Organizzazione. Questa adesione rafforza l’OIV, i cui membri rappresentano oggi l’85% della produzione mondiale e il 70% dei consumi.
Fonte: Newspress
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