Proseguono i negoziati sulla riforma della PAC, in particolare il c.d. trilogo, il dialogo tra Parlamento Europeo, Commissione e Consiglio dell’UE per trovare un accordo sui Regolamenti. Nonostante permanga divergenza tra di vedute su alcuni punti, l’intenzione è di raggiungere un accordo tra maggio e giugno prossimi, entro la presidenza portoghese alla quale seguirà quella slovena.
Per quanto riguarda il regolamento OCM, nell’Intergruppo vino del Parlamento Europeo, riunitosi lo scorso 17 marzo, sono emerse buone prospettive in merito a indicazioni geografiche ed etichettatura. Gli eurodeputati hanno rimarcato il ruolo assolutamente centrale del vino nel processo di riforma, nel quale si continuerà ad insistere soprattutto sull’etichettatura, per ottenere regole favorevoli per i produttori e che garantiscano maggiore trasparenza e consapevolezza ai consumatori.
Nell’ultimo trilogo, svoltosi il 3 marzo, si è raggiunta la convergenza di opinioni fra le tre istituzioni su diversi punti. Inoltre il 26 marzo ha avuto luogo il c.d. ‘Supertrilogo’, in cui sono stati discussi congiuntamente i tre regolamenti – Piani Strategici, Regolamento orizzontale e Regolamento OCM – con il fine di sollecitare il conseguimento di un accordo entro i prossimi mesi.
Dalle prime indicazioni ricevute da Bruxelles, sembrerebbe che sul c.d. “capitolo vino” sono stati individuati i seguenti accordi:
- Autorizzazioni di impianto: estensione del regime fino al 2045 con revisione intermedia nel 2028 e 2040; proroga di validità delle autorizzazioni ai reimpianti fino a sei anni; esenzione dall’autorizzazione per l’impianto o il reimpianto per le superfici destinate a fini sperimentali, per le varietà destinate a preservare le risorse genetiche e per i vivai di innesti
- Varietà proibite: mantenimento dello status quo sulle varietà vietate e accettazione della proposta del PE per possibilità di reimpianto di vigneti storici senza aumento dell’area
- Indicazioni geografiche: rafforzamento del rapporto con l’origine e lo sviluppo sostenibile
- Vini dealcolizzati e parzialmente dealcolizzati: possibilità di recare una DOP o IGP solo per la categoria “vino parzialmente dealcolizzato”
- Etichettatura del vino: i colegislatori hanno convenuto di fornire informazioni nutrizionali off-label senza differenze per le diverse categorie di vino in base al loro volume alcolico.
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