Lo scorso 29 agosto il Brasile ha notificato al WTO la revoca di una precedente proposta normativa, denominata ordinanza sulla qualità del vino.
L’ordinanza permetteva, tramite una consultazione pubblica, di fornire commenti da parte degli operatori di settore. In data 2 dicembre 2021, il CEEV aveva elaborato una nota di commenti alla normativa in questione evidenziando i lati deboli della proposta in quanto non armonizzati – per certi versi distanti – da quelli che sono i capisaldi della normativa europea.
In quell’ambito, il CEEV aveva sottolineato che la proposta normativa ampliava di quattro elementi la già lunga lista di parametri analitici (standard di identità e qualità) che il vino deve rispettare per entrare nel mercato brasiliano; molti di questi sono irrilevanti e non conformi all’OIV. Tuttavia, il rischio che questi nuovi parametri analitici intendono affrontare non è chiaro né dimostrato e creerebbe un ostacolo ingiustificato al commercio internazionale.
Per quanto riguarda il vino, il problema principale rimane la divergenza dei limiti del contenuto di zucchero, in particolare per i vini spumanti, la cui indicazione in etichetta è obbligatoria secondo le norme UE.
Come si evince dall’incipit dell’ordinanza brasiliana, essa stabiliva gli standard di identità e qualità, nonché le norme complementari relative all’etichettatura e al processo di produzione dei vini e dei derivati dell’uva e del vino, revocando la normativa vigente.
All’articolo 1, erano elencate le varie tipologie dei prodotti vitivinicoli, rinviando ai rispettivi allegati, ogni singola categoria presente nell’elenco. Pertanto, gli indici di qualità e di identità dei prodotti erano disciplinati specificatamente per ogni tipologia.
Come si è già accennato precedentemente, i parametri analitici, che la normativa imponeva, erano suscettibili di creare un vero e proprio ostacolo al commercio di vino in Brasile. A ragione di quanto detto, è sufficiente leggere l’art. 4.1, nel quale è posto come limite al grado alcolico 14%.
Per il momento, quindi, non vi sarà un’evoluzione sulla normativa vitivinicola in Brasile, in quanto, al momento, la proposta è stata ritirata.
Devi essere connesso per inviare un commento.