Alcuni aggiornamenti sull’iniziativa irlandese relativa alla nuova normativa sull’etichettatura relativa agli health warnings.
Lo scorso 6 settembre si è riunito il PAFF – Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi – presso la DG Sante della Commissione Europea che ha affrontato anche il tema in questione.
All’incontro del PAFF hanno partecipato gli Stati Membri che hanno avanzato criticità sulla nuova normativa, rafforzando le loro posizioni espresse già precedentemente. Tra i vari Stati che si sono opposti alla regolamentazione irlandese, sono intervenuti la Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria e, chiaramente, l’Italia.
La Commissione Europea – nello specifico DG SANTE – non ha ancora preso posizione sulla materia, lasciando intendere che al momento non ha intenzione di intervenire per bloccare l’iniziativa irlandese in ragione di una possibile armonizzazione dell’etichettatura delle avvertenze sanitarie e ha sottolineato che la norma dell’Irlanda non entra in conflitto con nessuna normativa comunitaria.
Fino al 22 settembre 2022 sarà possibile presentare presso la Commissione Europea, sia come Stato Membro che come operatore, opposizione alla proposta di norma irlandese.
Tra le varie Direzioni Generali della Commissione Europea – DG AGRI, DG TRADE, DG GROW – si è creato un dibattito sull’argomento, in quanto non vi è unanimità di posizione rispetto alla linea perseguita da DG SANTE.