I viticoltori e i produttori di bevande alcoliche francesi, schiacciati da un eccedente di 3 milioni di ettolitri di vino invenduti dopo il confinamento e i dazi Trump, beneficeranno di un secondo piano di sostegno governativo di 30 milioni di euro che si aggiunge ai primi aiuti di 140 milioni di euro (finanziamento di un dispositivo di distillazione di crisi per smaltire le scorte e impegni di esoneri fiscali e sociali per le microimprese e le PMI del settore). Le nuove misure comprendono un aiuto all’ammasso privato nella misura di 15 milioni di euro per 2 milioni di ettolitri, un aumento del quadro finanziario della distillazione di crisi di 5 milioni di euro per prezzi di acquisto fissati a 78 euro/hl per i vini a indicazione geografica DOP / IGP e a 58 euro/hl per i vini senza indicazione geografica nonché un aiuto ai distillatori nella misura di 40 euro/hl per un quadro finanziario di 10 milioni di euro.
Inoltre la regione Occitania annuncia un piano di rilancio di 14 milioni di euro che provengono in parti uguali dalla regione (7 milioni di euro) e dagli operatori della filiera. Questo piano, di una durata di 18 mesi, applicabile a partire dal 18 luglio, sarà rivolto alle aziende e ai posti di lavoro e l’80% dei bilanci sarà dedicato agli aiuti diretti alle aziende. Il primo vigneto nazionale in superficie (270 000 ettari) e il primo vigneto mondiale IGP e DOP si trova in questa regione. La viticoltura occitana rappresenta 1,3 miliardi di euro di fatturato ovvero 20% del prodotto agricolo della regione e 100 000 posti di lavoro.
Fonte: La Revue du Vin de France
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