I 77 milioni di consumatori abituali di vino negli Stati Uniti hanno aumentato la frequenza di consumo di vino nel periodo di applicazione delle misure di contenimento dovute alla pandemia malgrado la chiusura di diversi punti vendita. Una relazione di Wine Intelligence US sull’impatto del Covid-19 realizzata a partire da un campione nazionale rappresentativo di 2 000 persone rivela l’immagine di una nazione che trova nuove occasioni di bere vino, a pranzo, durante le riunioni “on line” con gli amici o a cena al posto di un’uscita al ristorante. L’aumento del volume di vino acquistato è stato mitigato da una leggera diminuzione del prezzo medio a bottiglia. Tuttavia, questa diminuzione corrisponde in media a comportamenti molto diversi secondo il tipo di consumatore. I consumatori motivati, che spendono di solito da 15 a 20 dollari a bottiglia, tendono a spendere un po’ di più mentre i consumatori occasionali si trovano a spendere un po’ meno. Esiste un aumento della spesa on line in tutte le fasce d’età. Gli utilizzatori sono soprattutto i giovani che vivono in ambienti urbani benestanti che in circostanze normali bevono vino in società e frequentano bar e ristoranti. Per quanto riguarda il vino acquistato, sembra vi sia stato un riorientamento verso vini nazionali a scapito dei vini importati. Il 18% dei partecipanti ha indicato di acquistare più vino californiano o proveniente da altre regioni degli Stati Uniti, il 20% dichiara di comprare meno vino proveniente dalla Francia, dall’Italia o dalla Spagna. Inoltre i consumatori hanno espresso l’intenzione che saranno prudenti anche dopo la fine del lockdown. Il 40% dei consumatori ha dichiarato che sarà poco probabile che ritornino al ristorante contro il 27% che ha parere contrario. L’analisi di questi dati evidenzia l’esistenza di gruppi di consumatori che hanno comportamenti contrastanti. A un’estremo si trova un gruppo di ottimisti che hanno cambiato poco il loro modo di vivere e non hanno paura di consumare nei luoghi abituali. Rappresentano il 17% dei consumatori mensili di vino. Nell’altro estremo si colloca un gruppo che rappresenta il 20% dei consumatori mensili di vino che ha reagito fortemente alle misure di contenimento, ha ridotto in maniera significativa le spese e il consumo di vino ed è reticente a ritornare a una vita sociale normale.
Fonte: Daily Wine News
Devi essere connesso per inviare un commento.