Lo scorso 16 maggio, il Ministro della Salute belga ha definitivamente ritirato la proposta legislativa relativa a talune restrizioni sulla pubblicità delle bevande. La decisione è stata assunta nell’ultimo Consiglio dei Ministri prima delle elezioni federali in Belgio.
La principale criticità del settore vitivinicolo in merito al decreto belga, era l’obbligo di indicare un messaggio sulla salute, definito dal Ministero della salute, in tutte le pubblicità e presentazioni delle bevande alcoliche.
Tuttavia, il Ministro della Sanità belga, Franck Vandenbroucke, ha confermato il ritiro della sua bozza di decreto
Fino alla formazione di un nuovo governo, il Ministro della Salute belga non avrà la competenza per introdurre nuove disposizioni legislative.
Tuttavia, nonostante il ritiro della proposta a livello nazionale, è stata intrapresa una nuova iniziativa a livello regionale. Infatti, l’agenzia della salute fiamminga, Sciensano, ha pubblicato un nuovo report. che contiene talune raccomandazioni politiche volte a ridurre il numero di punti vendita e pubblicità che offrono alimenti “non salutari” in prossimità di scuole, ospedali, club sportivi, piscine e trasporti pubblici.
La raccomandazione principale è quella di dare alle autorità locali il potere di limitare e controllare il numero di negozi, distributori automatici, nonché di limitare le pubblicità di taluni prodotti.
Attualmente, le autorità locali hanno la facoltà di vietare la vendita di alcolici in situazioni specifiche, come le partite di calcio internazionali, le feste di fine anno e le circostanze legate al COVID, in cui il consumo di alcolici potrebbe minacciare l’ordine pubblico.
Il rapporto Sciensano giustifica questa raccomandazione per motivi di salute.
Per responsabilizzare efficacemente le autorità locali, il rapporto favorisce una regolamentazione più severa rispetto all’autoregolamentazione, considerando l’approccio dell’OMS come una linea guida ideale.