Il Parlamento ha più volte ribadito la necessità che l’UE passi a un uso più sostenibile dei pesticidi e ha invitato la Commissione a proporre un obiettivo UE ambizioso e vincolante per la riduzione dell’uso dei pesticidi. La proposta fa parte di un pacchetto di misure volte a ridurre l’impronta ambientale del sistema alimentare dell’UE e ad attenuare le perdite economiche dovute ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità.
La Commissione Ambiente (COMENVI) del Parlamento europeo ha adottato martedì 24 ottobre la sua posizione sulle misure per garantire un uso sostenibile delle sostanze fitosanitarie e ridurre l’uso e il rischio di tutti gli agrofarmaci di almeno il 50% entro il 2030 e l’uso dei cosiddetti “prodotti più pericolosi” del 65%, rispetto alla media 2013-2017. La Commissione ha proposto un obiettivo del 50% di riduzione per entrambi sulla base della media 2015-2017.
Gli eurodeputati vogliono che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, in base alle sostanze vendute all’anno, al loro livello di pericolosità e alle dimensioni della loro area agricola. La Commissione verificherà poi se gli obiettivi nazionali devono essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi UE 2030.
Per massimizzare l’impatto delle strategie nazionali, gli Stati membri devono anche disporre di norme specifiche per almeno le cinque colture in cui la riduzione dell’uso di agrofarmaci avrebbe l’impatto maggiore.
Divieto di uso delle sostanze fitosanitarie nelle aree sensibili
Gli eurodeputati vogliono vietare l’uso di agrofarmaci (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e la lotta biologica) nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani, compresi i parchi, i campi da gioco, i campi sportivi, i sentieri pubblici e le aree Natura 2000.
Gestione integrata dei parassiti e sostanze fitosanitarie a basso rischio
Gli eurodeputati affermano che i Paesi dell’UE devono garantire che gli agrofarmaci siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito dalla Gestione integrata delle specie nocive.
Per dotare gli agricoltori di sostanze alternative, chiedono alla Commissione di fissare un obiettivo UE 2030 per l’aumento delle vendite di sostanze fitosanitarie a basso rischio, sei mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare metodologie per accelerare il processo di autorizzazione delle sostanze sanitarie a basso rischio e del biocontrollo, poiché l’attuale lunghezza delle procedure rappresenta un ostacolo significativo alla loro diffusione.
I cambiamenti introdotti dalle nuove norme saranno graduali per ridurre al minimo l’impatto sulla sicurezza alimentare.
I prossimi passi
L’adozione del mandato da parte del Parlamento è prevista per la sessione plenaria del 20-23 novembre 2023, dopodiché il Parlamento sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’UE.