Lo scorso 1° luglio, la Lituania ha notificato, secondo la procedura TRIS della Commissione Europea, un progetto di regolamento che modifica la legge nazionale sulla gestione delle bevande alcoliche (versione attuale accessibile qui in inglese).
Le principali misure proposte nella presente proposta di regolamento sono le seguenti:
– Disponibilità del prodotto nelle vendite online: si propone un periodo obbligatorio di 6 ore tra l’ordine online e la consegna di una bevanda alcolica;
– Etichettatura:
- Indicazione, sull’etichetta, di un “simbolo grafico e altri elementi visivi (ad esempio bordi, disegno di sfondo o colore) che servono da avvertimento contro il consumo di alcol durante la gravidanza e durante la guida di un veicolo”;
- Indicazione della dichiarazione nutrizionale (che può essere limitata alle calorie) e l’elenco degli ingredienti, sulla confezione o tramite etichetta elettronica, a TUTTE le bevande alcoliche (ad eccezione dei piccoli operatori)
– Vendita presso i punti vendita:
- Obbligo di esposizione, nei punti vendita delle bevande alcoliche, di un cartello che avverta che il consumo di bevande alcoliche ha effetti negativi sulla salute e che le bevande alcoliche non possono essere vendute ai minori [da notare che tale obbligo esiste già per la pubblicità e la vendita on-line di alcolici];
- Divieto di attività promozionali per l’alcol nei punti vendita (anche online), ad esempio offrendo più unità di prodotti che comportano un prezzo unitario inferiore rispetto al prezzo che sarebbe stato pagato per l’acquisto di una singola unità separatamente, o come “2 per 1 offerta”;
– Pubblicità
- Divieto di pubblicità di “prezzi e sconti per le bevande alcoliche” nelle pubblicazioni, nel materiale pubblicitario stampato, nei cinema, nel supporto on-line, nei servizi postali e nei punti vendita (ad eccezione del sito di produzione e dei locali del produttore) [da notare che la pubblicità degli alcolici è già regolamentata in modo abbastanza restrittivo in Lettonia]
Tali misure entreranno in vigore il 1° giugno 2025, ad eccezione di quelle sull’etichettatura che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2028 (con clausola di esaurimento illimitato delle scorte per i prodotti “elaborati ed etichettati” prima di tale data).
Il Governo lituano presenterà al Parlamento una relazione sulla valutazione dell’impatto delle restrizioni “sull’economia e sulla loro conformità con gli interessi pubblici” entro il 1° giugno 2026.
La spiegazione fornita dalla Lettonia nel file di notifica TRIS afferma chiaramente che questo regolamento “mira a proteggere gli interessi della salute pubblica, in particolare dei bambini e dei giovani, introducendo misure complesse basate sull’evidenza che non solo limitano la pubblicità e l’accessibilità delle bevande alcoliche , ma anche per garantire la consapevolezza pubblica degli effetti sulla salute del consumo di alcol” e “per ridurre il consumo di alcol registrato in litri per popolazione di età pari o superiore a 15 anni, per ridurre la percentuale di consumatori a rischio nell’ultimo anno, e ridurre le malattie a lungo termine legate all’alcol e la mortalità dovuta al consumo di alcol (ad esempio, cirrosi epatica, incidenti stradali, annegamento, lesioni, suicidi)”. Questa logica è supportata da riferimenti espliciti alle raccomandazioni dell’OMS, alla pubblicazione “Salute a colpo d’occhio” dell’OCSE e a numerosi studi scientifici condotti sull’impatto del COVID sul consumo di alcol.