La Commissione europea ha modificato l’uso degli ftalati e prevede di vietare l’uso del bisfenolo A
- Modificazione dell’uso degli ftalati
Gli ftalati sono utilizzati come plastificanti nella produzione di materie plastiche (in particolare il PVC) e hanno un ampio campo di applicazione, compreso nell’industria alimentare. Diversi ftalati sono classificati come cancerogeni, mutageni e/o reprotossici.
Il regolamento N. 10/2011 del 14 gennaio 2011 riguardante i materiali e oggetti di materia plastica destinati a venire in contatto con i prodotti alimentari definisce i limiti di migrazione specifici (LMS) per vari composti nei prodotti alimentari. Poiché non esiste un regolamento specifico per le bevande alcoliche, gli LMS vengono applicati come riferimento. Questo regolamento fissa nel suo Allegato I nella tabella 1 l’elenco delle sostanze autorizzate e nella tabella 2 le restrizioni di gruppo delle sostanze. Il regolamento (UE) 2023/1442 del 11 giugno 2023 modifica queste due tabelle. Il regolamento è entrato in vigore il 1° agosto 2023. Tuttavia l’articolo 2 del regolamento prevede diverse misure transitorie. È previsto che:
- le materie plastiche conformi al regolamento nella sua versione anteriore alla modifica e immesse sul mercato prima del 1° febbraio 2025 possono rimanere sul mercato fino all’esaurimento delle scorte.
- Le plastiche a contatto con gli alimenti prodotte con acido salicilico o con farina o fibra non trattata proveniente da una specifica specie di legno possono continuare a essere immesse sul mercato dopo il 1° febbraio 2025, ma a determinate condizioni, tra cui la presentazione di una domanda di autorizzazione prima del 1° agosto 2024.
- Soppressione dell’uso del bisfenolo A
Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica il cui uso è autorizzato dal regolamento N. 20/2011 e che è utilizzata per la produzione di contenitori per alimenti e per la conservazione. Può essere presente in piccole quantità negli alimenti e nelle bevande conservati in materiali plastici contenenti questa sostanza. Nel 2018, la Commissione ha modificato il regolamento N.10/2011 per fissare un nuovo limite di 0,05 mg/kg per la migrazione dei materiali a contatto con gli alimenti. In aprile 2023 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato una nuova valutazione della sicurezza del BPA, riducendo significativamente la dose giornaliera tollerabile stabilita dalla sua precedente valutazione. Di conseguenza, la Commissione sta preparando una proposta per vietare l’uso del BPA nei materiali a contatto con gli alimenti, compresi gli imballaggi in plastica e rivestiti. Per la materia plastica a contatto con gli alimenti la Commissione considera che l’autorizzazione del BPA non è più giustificata e prevede che la sostituzione delle plastiche a base di BPA presenti difficoltà significative. Per i rivestimenti, invece, ci saranno impatti previsibili, ad esempio costi, durata di conservazione di alcuni prodotti, consumo energetico. La tempistica stimata per la pubblicazione della legislazione finale è la primavera del 2024, La Commissione ha annunciato che sarà previsto un periodo di transizione di 18 mesi dopo la sua entrata in vigore. La potenziale applicazione del divieto entrerebbe probabilmente in vigore alla fine del 2025/inizio 2026.
Per il settore vitivinicolo, tale divieto potrebbe avere un impatto maggiore di quanto inizialmente ipotizzato. In particolare, i serbatoi di fermentazione utilizzati nell’industria dello spumante, come parte del processo di fermentazione in vasca sembrano essere generalmente rivestiti con uno strato contenente BPA. La sostituzione dei serbatoi in serbatoi più piccoli in acciaio inossidabile resistenti alla pressione è associata a costi elevati.
Va anche sottolineato che tale problematica riguarda anche gli imballi destinati a contenere additivi o coadiuvanti di processo (come prodotti che entrano in contatto con gli alimenti) impiegati nell’industria enologica, per i quali vengono già oggi richieste dichiarazioni e/o certificati dei produttori dell’imballo, che tengano conto della problematica ftalati/bisfenolo A.
La Commissione europea ha annunciato che sarà previsto un periodo di transizione di 18 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento proposto. La tempistica stimata per la pubblicazione della legislazione finale è la primavera del 2024, quindi la potenziale applicazione del divieto entrerebbe probabilmente in vigore alla fine del 2025/inizio 2026. In questo contesto la pubblicazione della bozza del testo della restrizione proposta è stata posticipata a novembre (inizialmente prevista per fine settembre) e sarà seguita da una consultazione pubblica di quattro settimane.