La Commissione europea ha pubblicato il Regolamento 2023/1442 con il quale ha modificato l’uso degli ftalati; annuncia, inoltre, il possibile divieto d’uso del bisfenolo A.
I. Modificazione dell’uso degli ftalati
Gli ftalati sono utilizzati come plastificanti nella produzione di materie plastiche (in particolare il PVC) e hanno un ampio campo di applicazione, compreso nell’industria alimentare. Diversi ftalati sono classificati come cancerogeni, mutageni e/o reprotossici.
Con il provvedimento, all’art. 1, viene modificato l’Allegato I del Regolamento n. 10/2011, nella tabella 1 l’elenco delle sostanze autorizzate e nella tabella 2 le restrizioni di gruppo delle sostanze.
L’entrata in vigore è stata il 1° agosto 2023, tuttavia l’articolo 2 del regolamento stesso prevede diverse misure transitorie.
In particolare, si prevede che:
- le materie plastiche conformi al regolamento nella sua versione anteriore alla modifica e immesse sul mercato prima del 1° febbraio 2025 possono rimanere sul mercato fino all’esaurimento delle scorte.
- Le plastiche a contatto con gli alimenti prodotte con acido salicilico o con farina o fibra non trattata proveniente da una specifica specie di legno possono continuare a essere immesse sul mercato dopo il 1° febbraio 2025, ma a determinate condizioni, tra cui la presentazione di una domanda di autorizzazione prima del 1° agosto 2024.
II. Soppressione dell’uso del bisfenolo A
Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza chimica il cui uso è autorizzato dal regolamento N. 20/2011 e che è utilizzata per la produzione di contenitori per alimenti e per la conservazione.
In aprile 2023 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato una nuova valutazione della sicurezza del BPA, riducendo significativamente la dose giornaliera tollerabile stabilita dalla sua precedente valutazione. Di conseguenza, la Commissione sta preparando una proposta per vietare l’uso del BPA nei materiali a contatto con gli alimenti, compresi gli imballaggi in plastica e rivestiti.
La tempistica stimata per la pubblicazione della legislazione finale è la primavera del 2024, La Commissione ha annunciato che sarà previsto un periodo di transizione di 18 mesi dopo la sua entrata in vigore.
La potenziale applicazione del divieto entrerebbe probabilmente in vigore alla fine del 2025/inizio 2026.
Per il settore vitivinicolo, tale divieto potrebbe avere un impatto maggiore di quanto inizialmente ipotizzato. In particolare, i serbatoi di fermentazione utilizzati nell’industria dello spumante, come parte del processo di fermentazione in vasca sembrano essere generalmente rivestiti con uno strato contenente BPA. La sostituzione dei serbatoi in serbatoi più piccoli in acciaio inossidabile resistenti alla pressione è associata a costi elevati.
La pubblicazione di una bozza di testo è prevista per la fine di settembre 2023 a cui seguirà una consultazione pubblica di quattro settimane.
Unione Italiana Vini seguirà attentamente il dossier.