In linea con la strategia dell’UE relativa al suolo per il 2030, adottata nel novembre 2021, la Commissione europea ha annunciato una nuova proposta legislativa sulla salute del suolo entro il 2023. L’obiettivo è garantire al suolo lo stesso livello di protezione che esiste per l’acqua e l’aria nell’UE.
Il 5 luglio, la Commissione europea ha adottato la proposta di direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo, considerata come quadro di riferimento normativo per rendere la gestione del suolo sostenibile.
Entrambi i colegislatori stanno ora discutendo la proposta della Commissione nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.
Il relatore della Commissione Ambiente del Parlamento europeo (COMENVI) propone nella sua bozza di relazione di:
- rafforzare l’obbligo per l’UE e gli Stati membri di mettere in atto misure per garantire che tutti i suoli siano sani. Ritiene che l’obiettivo generale di ottenere suoli sani nell’UE entro il 2050 dovrebbe essere vincolante, con la flessibilità concessa agli Stati membri nelle misure adottate per garantire il miglioramento e l’aumento della tendenza alla salute dei suoli.
- introdurre la possibilità di fissare obiettivi intermedi per il 2040, a seconda dei progressi compiuti dagli Stati membri, dopo una valutazione iniziale dello stato di salute del suolo da parte della Commissione europea.
- favorire l’approccio dal basso verso l’alto adottato dalla Commissione nel proporre i cosiddetti Distretti del Suolo, dando sufficiente flessibilità agli Stati membri, pur garantendo l’omogeneità in base alle condizioni ambientali. Tuttavia, suggerisce una più stretta condivisione delle conoscenze e un approccio coordinato nei Paesi limitrofi che presentano gli stessi suoli.
- passare dall’approccio della Commissione europea di classificare i suoli come sani o malsani a uno approccio più graduale ispirato alla Direttiva quadro sulle acque, ossia una classificazione secondo cinque categorie relative allo stato ecologico dei suoli (da criticamente degradato a stato ecologico elevato).
- accogliere con favore il fatto che la Commissione europea abbia introdotto i principi della gestione sostenibile del suolo, che dovrebbero essere ulteriormente definiti dagli Stati membri. Inoltre, riconosce il valore aggiunto di future definizioni di pratiche che influiscono negativamente sullo stato del suolo.
Inoltre, analogamente a quanto avviene nel campo delle acque, il relatore auspica che la direttiva fornisca un quadro (di monitoraggio) per affrontare i contaminanti diffusi del suolo e i contaminanti di emergenza, come i PFAS o materiali come le microplastiche.
PASSI SUCCESSIVI
La posizione della Commissione Ambiente dovrebbe essere votata all’inizio del 2024 (la data esatta non è ancora stata fissata) con l’approvazione in sessione plenaria al più tardi a marzo.
Anche la Commissione Agricoltura, che ha ottenuto competenze condivise su alcuni elementi del testo, dovrà fornire il suo progetto di parere (previsto per il 12 febbraio 2024).