Le autorità scozzesi hanno pubblicato lo scorso 8 febbraio il resoconto della consultazione pubblica sul MUP.[1]
La consultazione pubblica è stata aperta tra il 20 settembre e il 20 novembre 2023, con l’obiettivo di raccogliere pareri sulle proposte del governo scozzese di mantenere il Minimum Unit Pricing per gli alcolici oltre l’aprile 2024 e di aumentare il prezzo unitario minimo a 65 pence.[2]
I principali risultati della consultazione sono stati:
- Due quinti di tutti gli intervistati si sono espressi a favore del mantenimento della MUP, mentre tre quinti si sono opposti.
- Ci sono state differenze significative tra individui e organizzazioni.
- Il 75% degli individui si è opposto al mantenimento della MUP
- L’88% delle organizzazioni era favorevole al mantenimento della MUP, in quanto la maggior parte di esse era rappresentata da organizzazioni di sanità pubblica.
- I sostenitori del MUP concordavano sul fatto che la proposta di 65 pence fosse corretta e che dovesse aumentare nel tempo con un meccanismo automatico.
Tra le conclusioni, i relatori della consultazione riconoscono che gli intervistati condividono opinioni contrastanti sull’impatto del MUP da quando è stato introdotto e sull’opportunità di mantenerlo a un prezzo minimo unitario più elevato, con un maggiore sostegno alle proposte evidente tra le organizzazioni che tra i singoli.
Il Vice Primo Ministro Shona Robison ha annunciato in una dichiarazione che la proposta di mantenere il MUP e di aumentarlo da 50 a 65 entrerà in vigore il 30 settembre 2024, previa approvazione del Parlamento scozzese.
Inoltre, il Vice Primo Ministro ha affermato che le ricerche suggeriscono che non ci sarà un impatto significativo sulle imprese del settore alcolico, mentre i rappresentanti dell’opposizione hanno sottolineato che – come evidenziato da diversi studi – la misura non è efficace nel ridurre l’uso dannoso di alcol e ha un impatto negativo sulle persone dipendenti dall’alcol.
Se adottata dal Parlamento scozzese, i negozi in Scozia non potranno vendere una bottiglia di vino a meno di 6,09 sterline. Nell’immagine sottostante, l’impatto in termini di prezzo sulle diverse bevande alcoliche.
Infine, l’Associazione europea per lo studio del fegato (EASL) ha commissionato il progetto HEPAHEALTH II per quantificare l’impatto di diversi interventi politici e delle loro combinazioni sul futuro carico della malattia epatica cronica (CLD) e del cancro al fegato.
Lo studio suggerisce di:
- Introdurre un prezzo unitario minimo di 1 euro in tutta l’Unione Europea.
- Incoraggiare l’adozione di misure volte ad affrontare sia il tema del consumo di alcol che l’obesità per aiutare efficacemente a prevenire le malattie del fegato.
- Sottolineare la necessità di una solida strategia nazionale in materia di alcol e alimentazione.
[1] Il MUP, o Minimum Unit Pricing, è una misura fiscale che stabilisce il prezzo minimo al quale può essere venduta una determinata bevanda alcolica.
[2] Il MUP era stato introdotto con l’Alcohol (Minimum Pricing) (Scotland) Act 2012, entrato in vigore solamente nel maggio 2018 con una durata massima di 6 anni. Il Parlamento scozzese ha previsto anche un possibile rinnovo della misura al momento della scadenza del termine. L’obiettivo principale della misura è quello di ridurre il consumo di alcol, in particolare tra le persone che bevono a livelli dannosi.