La Commissione Ambiente (COMENVI) del Parlamento europeo ha adottato martedì 24 ottobre la sua posizione sulla proposta di regolamento che stabilisce i requisiti per l’intero ciclo di vita degli imballaggi, dalle materie prime allo smaltimento finale (PPWR).
Nel 2018, gli imballaggi hanno generato un fatturato di 355 miliardi di euro nell’UE.
Si tratta, anche, di una fonte di rifiuti in costante aumento: il totale dell’UE è passato da 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 84 milioni di tonnellate nel 2021. Nel 2021, ogni europeo ha generato 188,7 kg di rifiuti di imballaggio all’anno, una cifra che si prevede aumenterà a 209 kg nel 2030 senza ulteriori misure.
Oltre agli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento, sono fissati obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti per gli imballaggi in plastica (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040). La parte in plastica degli imballaggi dovrebbe contenere percentuali minime di contenuto riciclato a seconda del tipo di imballaggio, con obiettivi specifici fissati per il 2030 e il 2040.
Entro la fine del 2025, la Commissione dovrebbe valutare la possibilità di proporre obiettivi e criteri di sostenibilità per la plastica a base biologica.
Gli imballaggi riutilizzabili dovrebbero soddisfare una serie di criteri, tra cui un numero minimo di volte in cui possono essere riutilizzati (da definire in una fase successiva). I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore HORECA dovrebbero offrire ai consumatori la possibilità di portare il proprio contenitore.
Gli obiettivi del riutilizzo del vetro sono stati modificati, esonerando tutti i vini. UIV ha sostenuto fortemente il principio dell’esenzione del riuso per tutte le tipologie di vini che non era stato previsto nella proposta iniziale della Commissione europea. Si tratta di un risultato importante per il settore vitivinicolo che premia l’impegno profuso grazie anche all’importante ed efficace lavoro di mediazione e di dialogo che è stato possibile generare all’interno della COMENVI.
Gli imballaggi devono essere progettati in modo che il peso e il volume siano ridotti al minimo necessario per garantire la loro funzione che è quella di garantire la protezione del prodotto dal punto di confezionamento o di riempimento fino all’utilizzo finale, per evitare danni significativi al prodotto, perdita, deterioramento o spreco. Unione Italiana Vini apprezza l’introduzione del riferimento alla forma e alle indicazioni geografiche (IG) per la protezione del design e dei modelli in quanto l’imballaggio svolge un ruolo fondamentale nella loro identificazione.
Inoltre è previsto il divieto di uso delle cosiddette sostanze chimiche aggiunte intenzionalmente (sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) e del bisfenolo A negli imballaggi destinati al contatto con gli alimenti. Queste sostanze sono ampiamente utilizzate per rendere impermeabili gli imballaggi, in particolare quelli in carta e cartone, e sono state associate a una serie di effetti negativi sulla salute.
Altre misure proposte:
– Aumento dei requisiti affinché tutti gli imballaggi nell’UE siano considerati riciclabili, con la Commissione incaricata di adottare criteri per definire gli imballaggi “progettati per il riciclo” e “riciclabili su scala”;
– I Paesi dell’UE dovranno garantire la raccolta differenziata del 90% dei materiali contenuti negli imballaggi (plastica, legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, carta e cartone) entro il 2029;
– i fornitori di servizi online sarebbero vincolati agli stessi obblighi di responsabilità estesa dei produttori.
I prossimi passi
Il voto del Parlamento è previsto per la seconda sessione plenaria calendarizzata per il 20 novembre 2023. – Se la proposta di regolamento sarà adottata, inizieranno i negoziati interistituzionali quando sarà pronta la posizione comune del Consiglio dell’UE (che dovrebbe essere approvata entro la fine di dicembre).