Sono stati presentati il programma e le priorità dettagliate della Presidenza ungherese del Consiglio dell’UE dal 1° luglio al 31 dicembre 2024.
Il 1° luglio, l’Ungheria assumerà la presidenza del Consiglio dell’UE per 6 mesi, in conclusione del ciclo cd. “trio” di presidenza insieme alla Spagna (secondo semestre 2023) e al Belgio (primo semestre 2024).
Il trio stabilisce obiettivi a lungo termine e prepara un’agenda comune che determina i temi e le questioni principali che saranno affrontati dal Consiglio nell’arco di 18 mesi. Sulla base di questo programma, ciascuno dei tre Paesi prepara il proprio programma semestrale più dettagliato.
La scorsa settimana la Presidenza ungherese del Consiglio dell’UE ha presentato il suo programma e le sue priorità per il prossimo periodo. Il programma è disponibile in allegato.
Di seguito il riepilogo del programma.
Le priorità
La Presidenza ungherese si baserà sullo slogan “Rendere l’Europa di nuovo grande”, abbinato alla scelta del cubo di Rubik come logo, per dimostrare che l’Europa è “capace di articolare i propri interessi strategici e di agire in accordo con i partner o da sola”.
Lo scopo è quello di dare una risposta alle varie crisi con “progressi e cambiamenti in alcuni settori”, pur “non promettendo miracoli”.
Il programma della Presidenza ungherese si articola su sette (7) ambizioni:
- Nuovo patto europeo per la competitività
- Il rafforzamento della politica di difesa europea
- Una politica di allargamento coerente e basata sul merito
- Arginare l’immigrazione clandestina
- Definire il futuro della politica di coesione
- Una politica agricola dell’UE orientata agli agricoltori
- Affrontare le sfide demografiche
Nel programma dettagliato e nelle priorità della Presidenza ungherese del Consiglio dell’UE, i principali elementi di interesse per il nostro settore sono i seguenti.
- Agricoltura
Come punto di partenza, il programma di lavoro della Presidenza ungherese sottolinea che “l’agricoltura europea non ha mai affrontato tante sfide come oggi”, a causa dei cambiamenti climatici, dell’inflazione, dell’aumento delle importazioni dai Paesi terzi e delle norme di produzione soffocanti.
Si sottolinea la necessità di considerare l’agricoltura “non come una causa del cambiamento climatico, ma come parte della soluzione, impegnando gli agricoltori ad adottare pratiche di produzione più sostenibili”.
Viene ricordato il legame tra agricoltura e sicurezza/sovranità alimentare, come parte dell’autonomia strategica dell’UE.
Considerando il periodo di transizione istituzionale (dopo le elezioni), la Presidenza ungherese intende guidare la futura Commissione “nella formulazione delle regole della politica agricola dell’Unione post-2027 per un’agricoltura competitiva, a prova di crisi e favorevole agli agricoltori”.
Per questo motivo, la Presidenza ha annunciato l’avvio di un dibattito sulle esperienze di attuazione dei piani strategici della PAC e sulla nuova modalità di erogazione post-2027.
L’obiettivo è anche quello di facilitare i negoziati sulla proposta di modifica del regolamento OCM e sulle norme relative all’applicazione transfrontaliera delle pratiche commerciali sleali (UTP).
Infine, la promozione dell’agricoltura sostenibile è una priorità fondamentale per trovare un equilibrio razionale tra gli obiettivi strategici del Green Deal dell’UE, la stabilizzazione dei mercati agricoli e un tenore di vita dignitoso per gli agricoltori.
- Competitività (priorità orizzontale)
Verrà prestata particolare attenzione alla competitività degli agricoltori dell’UE, al settore agroalimentare e alla sicurezza dei sistemi alimentari dell’UE.
In questo spirito, la Presidenza ungherese assumerà una posizione ferma a livello internazionale per l’applicazione del principio di reciprocità.
Sulla base dei risultati del Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura dell’UE, inizieranno le discussioni su come i pagamenti diretti e le sovvenzioni allo sviluppo rurale della futura PAC possano migliorare nel modo più efficace la competitività degli agricoltori e del sistema alimentare.
Verranno inoltre discusse le possibilità di promuovere il rinnovamento generazionale e di preservare i modi tradizionali di vita rurale in Europa, in quanto si tratta di un prerequisito per mantenere la produzione agricola e la vitalità delle aree rurali.
- Politica Commerciale
La politica commerciale della Presidenza ungherese è motivata dalla necessità di “rafforzare e forgiare partenariati onesti e reciprocamente vantaggiosi” nel contesto di un “ambiente geopolitico trasformato e impegnativo”.
Tra le relazioni su cui si concentrerà la Presidenza ungherese, è stato sottolineato il partenariato UE-Regno Unito in materia di politica commerciale, estera e di sicurezza.
Nel contesto delle tensioni con la Cina, è stato sottolineato l’impegno della Presidenza a evitare un’escalation delle tensioni commerciali grazie a un “approccio pragmatico ed equilibrato”.
Nel complesso, la Presidenza ungherese intende promuovere gli accordi di libero scambio, nonché gli accordi di partenariato e cooperazione, ponendo l’accento sulla necessità di abbreviare i tempi.
- Ambiente / Sostenibilità
La sostenibilità è considerata un prerequisito per raggiungere la sovranità e la sicurezza alimentare a lungo termine. In questo contesto, un quadro normativo favorevole agli agricoltori è essenziale per garantirla e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Pur sottolineando l’importanza di lottare contro la triplice sfida (ridurre l’inquinamento, mitigare i cambiamenti climatici e preservare la biodiversità) e di promuovere la transizione verso un’economia verde, climaticamente neutrale e circolare, l’ambizione della Presidenza ungherese è ridotta.
Di conseguenza, quando il programma richiede “un obiettivo climatico intermedio per il 2040 ambizioso, ma raggiungibile […], garantendo al contempo la competitività dell’UE”, si deve prendere in considerazione un riadattamento in modo che questi obiettivi siano i meno invasivi possibile.
Ciononostante, la Presidenza ungherese “seguirà da vicino l’attuazione del pacchetto 2030 Fit for 55 come pietra angolare per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.