Il 15 marzo 2023 l’Unione Europea ha annunciato l’intenzione di un nuovo negoziato di accordo di libero scambio (in inglese, FTA) con la Thailandia.
Si inizia già a parlare dei contenuti dell’accordo di libero scambio, nonostante il primo round di incontri debba essere ancora annunciato.
Mantenendo la sostenibilità al centro, l’FTA mira ad aumentare il commercio e gli investimenti affrontando i seguenti temi:
- Accesso al mercato per beni, servizi, investimenti e appalti pubblici.
- Procedure sanitarie e fitosanitarie
- Diritti di proprietà intellettuale, comprese le indicazioni geografiche.
- Ostacoli al commercio digitale e al commercio di energia e materie prime, sostenendo la transizione digitale e verde.
L’UE commissionerà una valutazione d’impatto sulla sostenibilità a sostegno dei negoziati. Questa valutazione analizzerà i possibili impatti economici, ambientali, sociali e sui diritti umani dell’accordo.
Si suppone che il primo round di negoziati avrà luogo nei prossimi mesi.
I numeri del mercato thailandesi dal canto dell’Italia sono bassi ma per certi versi incoraggianti. La Thailandia, con circa 70 milioni di abitanti, è un mercato ancora da scoprire.
Un accordo di libero scambio tra UE e Thailandia potrebbe incentivare la concorrenza delle eccellenze italiane. Infatti, se consideriamo che il 61% della quantità di prodotto esportato dall’Italia in Thailandia è un prodotto registrato come indicazione geografica, è lampante come questo mercato possa portare dei benefici all’economia italiana.