La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura d’infrazione nei confronti del Portogallo inviando una lettera di messa in mora per il mancato rispetto delle norme UE in materia di accise sul vino.
Nella lettera di messa in mora, la Commissione invita il Portogallo a conformarsi alla legislazione dell’UE. In particolare, la richiesta della Commissione verte sull’esclusione, da parte delle autorità fiscali portoghesi, di tutti i vini aromatizzati dalla categoria dei vini.
L’errata classificazione operata dalle autorità fiscali portoghesi ha comportato un aumento di accise ingiustificato per i prodotti vitivinicoli aromatizzati.
Inoltre, nella lettera della Commissione si evidenzia anche che il Portogallo tratta come vino e applica erroneamente un’accisa zero sui prodotti con un titolo alcolometrico tra il 15% e il 18% che sono stati arricchiti. La legislazione dell’UE consente l’inclusione di tali prodotti nella categoria del vino solo se sono prodotti senza alcun arricchimento.
Il Portogallo ha due mesi di tempo per rimediare alle carenze individuate nella lettera di messa in mora.
Qualora il Portogallo non agisse entro i due mesi successivi, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato, il quale cristallizza in fatto e in diritto l’inadempimento contestato e diffida lo Stato a porvi fine entro un dato termine.
Nel caso in cui lo Stato membro non si adegui al parere motivato, la Commissione può presentare ricorso per inadempimento davanti alla Corte di Giustizia europea contro lo Stato in questione.