Lo scorso 18 maggio, è stato pubblicato il rapporto annuale della rete europea per la frode alimentare (FFN) dal quale risulta che nel 2019 sono aumentati gli scambi fra le autorità nazionali competenti in materia di controllo sulle frodi alimentari.
La relazione annuale riporta una serie di esempi di coordinamento europeo, nonché di richieste di cooperazione e di scambio volontario di informazioni su casi sospetti di frodi alimentari.
Il sistema (AAC-FF) raggruppa in cinque categorie sospette le violazioni principali di non conformità:
- Documenti irregolari;
- Trattamento e / o processo non approvati;
- Sostituzione / diluizione / aggiunta / rimozione nel prodotto;
- Etichettatura errata;
- Violazione dei diritti di proprietà intellettuale;
Il documento evidenzia, come nel 2019 il numero complessivo di richieste di segnalazioni è aumentato fino a 292 nel 2019 (rispetto ai 234 del 2018).
Le categorie maggiormente esposte sono risultate essere quella dei “grassi e oli”, seguita da “pesce e prodotti ittici” e da quella delle “carni e prodotti a base di carne diversi dal pollame” (38), “ortofrutticoli” (28).
La frode più comune (47% dei casi) riguarda le etichette “errate”, seguita da quelle relative a “sostituzione / diluizione / aggiunta / rimozione” – frode spesso legata alla sostituzione di un prodotto o ingrediente con uno più economico (20%); – e da quella derivante da “processi o trattamenti vietati ai sensi del diritto dell’UE” (16%); e da “documentazione assente o falsificata” (15%).
Nell’ambito delle etichette ingannevoli, nel documento si evidenzia come molte denunce facessero riferimento a:
- Prodotti etichettati come “biologici” ma, che a causa dei pesticidi rilevati, non possono essere considerati tali.
- L’aggiunta di olio lampante a un prodotto dichiarato extra vergine.
- Trattamento non approvato di frutta e verdura con pesticidi (trattamento chimico non autorizzato)
- Tonno con nitrito o monossido di carbonio, che viene utilizzato per migliorare il colore del prodotto per condurre il cliente a credere che sia di qualità migliore.
Le Richieste in merito la documentazione falsificata riguardavano principalmente prodotti a base di carne e pesce, ad esempio, gli Stati membri hanno notificato un problema ricorrente riguardante partite di carne di animali con passaporto manomesso.
E’ stata, inoltre, intrapresa un’azione specifica sulle possibili pratiche fraudolente nel settore del caffè, compresa la sostituzione del caffè Arabica puro. Dalla relazione si evince che 14 paesi europei hanno partecipato all’azione guidata dall’Ufficio federale tedesco per la protezione dei clienti e sicurezza alimentare. I risultati dell’analisi dell’origine geografica saranno utilizzati in futuro anche per migliorare le analisi legate all’autenticità del caffè. Dalla relazione si evince che la cooperazione degli Stati membri è fondamentale per garantire un livello adeguato di rilevazione ed eliminazione delle attività illecite per combattere le frodi alimentari.
Inoltre, l’intero processo dovrebbe essere facilitato dal nuovo Regolamento sui controlli ufficiali 625/2017, che comprende tutta la catena agroalimentare e fornisce uno strumento per combattere le frodi.
Il nuovo regolamento, infatti, stabilisce l’obbligo per gli Stati membri di riferire tutti i prodotti agroalimentari sospetti di frode di natura transfrontaliera attraverso il sistema AAC-FF ed estende la portata di queste notifiche a tutte le aree coperte dal OCR (ad es. Salute degli animali o delle piante, benessere degli animali, determinate condizioni ambientali aspetti), garantendo così la capacità del sistema di rilevare rapidamente e contrastare potenziali attività fraudolente.
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