Lo scorso 27 aprile, la Camera dei Deputati ha dato il via libera al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede uno stanziamento complessivo di 191,5 miliardi di euro a cui si aggiungono 30,6 miliardi di euro del Fondo complementare finanziato con lo scostamento di bilancio del 15 aprile.
Per l’agricoltura e la pesca e le altre attività del comparto primario sono stanziati oltre 8 miliardi di euro:
800 milioni alla logistica agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo;
1.500 milioni al Parco Agrisolare al fine di ammodernare e produrre energia rinnovabile dalle coperture produttive delle strutture aziendali (0,43 GW);
500 milioni per innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo;
1.200 milioni per i contratti di filiera e di distretto (a valere sul fondo complementare);
880 milioni per la resilienza dell’agrosistema irriguo;
1.920 milioni per lo sviluppo del biometano e biogas;
1.100 milioni per lo sviluppo agro-voltaico (2 GW).
Non mancano misure trasversali di interesse come il ripopolamento delle aree rurali e la digitalizzazione del SIAN nell’ambito del rinnovamento della Pubblica Amministrazione.
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