Il 22 aprile si è chiuso il periodo per la presentazione dei commenti alla Commissione Europea, come previsto dal processo di notifica TRIS[1], all’iniziativa legislativa belga in relazione alle limitazioni delle pubblicità sulle bevande alcoliche.
Il Belgio, come anticipato nella FOCUSWINE di UIV, aveva notificato alla Commissione Europea, in ottemperanza degli obblighi comunitari, l’iniziativa legislativa di limitare le pubblicità sulle bevande alcoliche destinate ai minori.
Di seguito, gli esiti della conclusione della notifica TRIS.
L’iniziativa è stata commentata dalla Commissione Europea e da altri Stati membri (Spagna, Portogallo, Bulgaria, Croazia). L’Italia, la Romania e la Repubblica Ceca hanno presentato pareri circostanziati.
Per quanto riguarda le organizzazioni di categoria, Unione Italiana Vini, di concerto con il CEEV, ha inviato i propri contributi al processo di notifica.
Nei prossimi giorni, saranno rese pubbliche le osservazioni della Commissione Europea e degli altri Stati membri che hanno partecipato all’iniziativa. Tuttavia, UIV ha avuto modo di ricevere alcune anticipazioni.
- Commissione Europea
La Commissione Europea, dopo aver esaminato la bozza di decreto belga, ha evidenziato che, in relazione alla disposizione che tutte le pubblicità per le bevande alcoliche devono contenere un messaggio di informazione sulla salute (art. 7 della bozza di decreto), il testo notificato dal Belgio non fornisce dettagli sul futuro contenuto della misura ministeriale o sui tempi di adozione.
Per questo motivo, la Commissione ricorda alle autorità belghe che qualsiasi futura misura nazionale che attui l’articolo 7 del progetto notificato e che contenga regole tecniche (come definite nell’articolo 1 della direttiva (UE) 2015/1535) dovrà essere notificata alla Commissione, ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 1, della direttiva.
A seconda del contenuto e della portata delle misure in questione, i futuri atti potrebbero dover essere notificati secondo altre procedure di notifica previste dal diritto dell’Unione europea.
Le autorità belghe dovranno comunicare alla Commissione il testo definitivo del regio decreto una volta adottato.
- Pareri Circostanziati di Italia e Romania
A seguito dell’emissione di pareri circostanziati da parte di diversi Stati membri, il Belgio non potrà adottare il regio decreto prima del 22 luglio 2024, poiché le tempistiche della notifica TRIS sono automaticamente prorogate di tre mesi.
Inoltre, il Belgio dovrà fornire risposte ai punti sollevati dagli Stati membri.
Nel loro parere circostanziato, Italia e Romania, pur sostenendo e condividendo l’obiettivo di proteggere i minori dal consumo di alcol, evidenziano i seguenti difetti contenuti nella bozza di regio decreto belga:
- Mancano chiarezza e informazioni esaurienti sul messaggio sanitario di cui all’articolo 7 della bozza di decreto, in particolare per quanto riguarda il contenuto e il layout dei messaggi informativi sulla salute. Non è chiaro quali messaggi saranno consentiti e quali vietati. Inoltre, il principio di proporzionalità non è stato preso in considerazione.
- Non sono fornite informazioni sui tempi e sulla possibilità di prevedere un periodo transitorio.
- L’ambito di applicazione della definizione di pubblicità non è chiaro, creando incertezza tra gli operatori. Questa ambiguità potrebbe rappresentare un ostacolo al commercio in violazione del diritto dell’UE.
- L’iniziativa belga potrebbe compromettere le iniziative di etichettatura in corso a livello europeo in materia di avvertenze sanitarie (piano europeo per la lotta contro il cancro).
- Commenti della Spagna
Di seguito i commenti della Spagna:
- Si chiede al Belgio di definire correttamente l’ambito di applicazione del progetto di regio decreto, sottolineando che, nella sua attuale formulazione, potrebbe incidere non solo sulla pubblicità ma anche sull’etichettatura delle bevande alcoliche, con un impatto significativo sugli operatori di altri Stati membri dell’UE che esportano verso il Belgio.
- Il decreto reale potrebbe compromettere l’iniziativa di armonizzazione in corso nell’UE relativa alle avvertenze sanitarie nell’ambito del piano europeo per la lotta contro il cancro.
- Si chiede di chiarire se si intende vietare qualsiasi informazione sanitaria diversa dalla frase del Ministro, compreso il pittogramma delle donne incinte o la frase “Wine in Moderation”.
- Si solleva la questione della mancanza di dettagli per una corretta interpretazione dell’articolo 6 del regio decreto relativo al divieto di offrire gratuitamente bevande contenenti alcol nell’ambito di una campagna promozionale.
Belgio
Nel frattempo, il dibattito in Belgio è estremamente intenso.
Il Ministro della Salute, F. Vandenbroucke, cerca di raggiungere un accordo tra la coalizione governativa belga nel minor tempo possibile.
Ciò consentirebbe al Ministro di compiere ulteriori passi verso l’attuazione delle azioni incluse nella bozza di decreto reale dopo le elezioni nazionali del giugno 2024, quando si prevede un lungo periodo senza un nuovo governo politico.
Tuttavia, i partiti della coalizione di governo hanno forti riserve a sostenere qualsiasi iniziativa che vada oltre quanto concordato nel piano d’azione belga sull’alcol 2023-2025 per combattere l’uso nocivo ed eccessivo di alcol.
La riunione del Consiglio belga del 16 maggio sarà l’ultima possibilità per l’attuale governo di adottare una legislazione prima delle elezioni.
Inoltre, le autorità belghe dovranno ora prendere in considerazione i commenti ricevuti nell’ambito della procedura TRIS.
Possibili contenuti e layout del messaggio informativo sulla salute
Sembra che il Ministero della Salute stia suggerendo di redigere una legislazione secondaria per implementare misure di messaggio informativo sulla salute, basandosi sugli elementi evidenziati nel report del Consiglio Superiore della Sanità belga (d’ora in avanti, HHC), pubblicato nel marzo 2024 “Parere n°9781 “Misura per ridurre i danni associati all’alcol“. Questi elementi includono:
- No safe level
- Slogan anti alcol (15 slogan a rotazione ogni 6 mesi).
Tuttavia, il report è stato pesantemente criticato dagli scienziati del CEBAM (centro belga per la medicina basata sull’evidenza), in particolare per la metodologia utilizzata dall’HHC nelle sue analisi su vari argomenti (tra cui anche le bevande alcoliche).
[1] La procedura TRIS si attiva tramite la notifica di uno Stato Membro, in applicazione dei Trattati dell’Unione Europea, alla Commissione Europea, ove si trasmette una normativa (o una proposta di legge) di recente pubblicazione che possa avere effetti sul mercato unico.