I servizi della Commissione europea hanno diffuso le tre bozze di regolamenti in allegato destinate a prolungare per l’anno finanziario 2021 un certo numero di deroghe previste solo per l’anno finanziario 2020 per permettere di affrontare i problemi che la crisi sanitaria del Covid-19 ha generato nel settore vitivinicolo. I servizi della Commissione insistono sul fatto che queste bozze non impegnano la Commissione che non le ha approvate. Questi documenti hanno come obiettivo di avviare una discussione con gli Stati Membri e, più in generale, con tutti i destinatari. Le misure in questione riguardano:
- Le condizioni di attuazione delle vendemmie verdi. La possibilità della distruzione totale o parziale dei grappoli d’uva su tutta o parte dell’azienda purché venga effettuata su intere particelle e prorogata per l’anno finanziario 2021. La vendemmia verde può essere applicata sulla stessa particella per due o diversi anni consecutivi.
- Una deroga per l’aumento delle intensità massime di aiuto dell’Unione. Riguarda l’aiuto ai fondi di mutualizzazione, il contributo alle operazioni di ristrutturazione e di riconversione, alle vendemmie verdi, all’assicurazione del raccolto e agli investimenti.
- Le deroghe applicabili ai programmi nazionali di sostegno. Se giustificato dalla crisi del Covid-19, gli Stati Membri possono modificare senza previa autorizzazione entro e non oltre il 15 ottobre 2021 un’operazione già approvata a condizione che tale modifica non incida sull’ammissibilità e che non superi l’importo totale approvato. Inoltre possono autorizzare il beneficiario a presentare dei cambiamenti che modificano gli obiettivi di un’operazione già approvata purché le azioni in corso siano portate a termine. Infine, per le domande di pagamento presentate al più tardi il 15 ottobre 2021, possono essere ammessi pagamenti parziali per le operazioni che non sono state condotte a termine.
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