In una lettera del 10 febbraio, il CEEV ha chiesto alla DG AGRI se il settore vitivinicolo può beneficiare negli anni di programmazione 2021 e 2022 del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale – FEASR (European agricultural fund for rural development (EAFRD) in aggiunta allo strumento dell’UE per la ripresa a sostegno dell’economia (European Union Recovery Instrument – EURI). La DG AGRI ha risposto con la lettera del 19 febbraio (in allegato) fornendo i seguenti chiarimenti:
- I programmi di sviluppo rurale sono stati estesi nel 2021 e nel 2022 con un budget di 26,9 miliardi di euro dal FEASR e sono stati rinforzati con ulteriori 8,1 miliardi di euro dallo strumento dell’UE per la ripresa a sostegno dell’economia.
- Le imprese vitivinicole possono chiedere un sostegno FEASR e EURI, a condizione che gli Stati Membri abbiano incluso le misure pertinenti nel loro programma di sviluppo rurale.
- La procedura di domanda (condizioni di ammissibilità, termine per la presentazione delle candidature, etc.) è gestita dalle autorità competenti degli Stati Membri.
- Nel 2021 e nel 2022, la quota del FEASR nelle operazioni climatiche e ambientali sarà almeno la stessa dei programmi di sviluppo rurale prima della loro estensione e non inferiore al 30%.
- Nel 2021 e nel 2022, la quota di risorse dello strumento UE per la ripresa destinata alle operazioni climatiche e ambientali deve essere almeno la stessa prevista nel programma di sviluppo rurale prima dell’estensione. Inoltre, il sostegno all’ambiente e al clima, al benessere degli animali e al LEADER, nell’insieme, deve rappresentare almeno il 37% delle risorse dello strumento dell’UE per la ripresa.
- La digitalizzazione è una delle priorità per le quali deve essere riservato il 55% delle risorse dello Strumento dell’UE per la Ripresa.
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