L’attuale versione del Codice del consumo francese prevede che gli operatori titolari di una licenza per la vendita di bevande (bar, ristoranti, ecc.) debbano informare i propri clienti sulle caratteristiche dei vini serviti in bottiglia, brocca o bicchiere. Tuttavia, le autorità francesi hanno notato che gli operatori titolari di una licenza per la vendita di bevande non sempre informano i propri clienti sulle caratteristiche dei vini serviti. Le autorità francesi, per migliorare l’attuazione di queste disposizioni nel mercato interno, hanno emesso un nuovo progetto di decreto che allinea il concetto di provenienza del vino alle disposizioni pertinenti dell’UE e specifica la sanzione per il mancato rispetto delle stesse.
A metà novembre, la Francia ha notificato alla Commissione europea una bozza di decreto che attua e chiarisce le disposizioni sull’indicazione di origine dei prodotti vitivinicoli attraverso la procedura di notifica 2021/722/F (TRIS).
La bozza di decreto – in attuazione dell’articolo L. 412-11 del Codice del consumo francese prevede che:
- Gli esercizi titolari di una licenza per la vendita di bevande (anche da asporto) o di una licenza di ristorazione devono indicare, mediante un display leggibile sui loro menu, schede o su qualsiasi altro supporto, l’origine e laddove necessario il nome della denominazione di origine protetta (DOP) o dell’indicazione geografica protetta (IGP) dei vini posti in vendita sotto forma di bottiglia, brocca o bicchiere
L’obiettivo principale di questa proposta di testo è migliorare l’informazione dei consumatori sulla provenienza dei vini venduti nel settore HoReCa, in linea con le disposizioni del regolamento sulle informazioni alimentari ai consumatori (FIC).
La Commissione Europea sta ultimando la valutazione della bozza di decreto, ma è probabile che la DG AGRI ritenga che le disposizioni AGRI (articolo 119 del Regolamento 1308/2013) non si applichino al vino venduto “sfuso” ai consumatori e che la presentazione di questi vini sono soggetti alle norme applicabili agli “alimenti non preconfezionati” ai sensi del regolamento FIC.
Nella misura in cui questo testo è destinato ad applicarsi esclusivamente al mercato interno (settore HoReCa), non vi è alcuna perturbazione del commercio internazionale. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal 1° Luglio 2022. Non riteniamo che ci siano ripercussioni per il vino italiano venduto in Francia.
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