Il Comité national des Interprofessions des vins d’indication géographique (CNIVI) indica che in nove casi su dieci, quando un vino fermo rosso o rosato non è consumato, è sostituito da bevande non alcoliche, in particolare acqua non gassata nel 90% dei casi ma anche succo di frutta oppure birra analcolica. Questa proporzione è dell’80% per i vini bianchi e del 66% per i vini effervescenti. Il presidente del CNIVI, Jean-Marie Barillère, sottolinea che la diminuzione dei consumi di vino ma anche di alcol in generale è una tendenza di base per chi ha più di 50 anni. La parte essenziale dell’erosione del consumo di vini rossi proviene dalla diminuzione quotidiana che sta andando avanti da diversi decenni. Ma i vini rossi e rosati sono consumati anche meno durante i pasti con gli invitati. Per i vini spumanti, è opportuno rinforzare il consumo in occasione dell’aperitivo. Per i vini bianchi, che sono consumati occasionalmente, è necessario favorire il consumo durante l’aperitivo, i pasti e come ingrediente di cucina.
Fonte: Vitisphere
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