Le esportazioni di vino di Borgogna rappresentano quasi la metà delle vendite. Per questo vino francese il 2019 si era concluso con un aumento in volume del 9% (89,8 milioni di bottiglie) e di 10,4% in valore rispetto al 2018. Sui nove primi mesi del 2020, le esportazioni hanno registrato un calo del 3,9% in volume e di 9,3% in valore rispetto al periodo equivalente dello scorso anno. La diminuzione è in gran parte dovuta alla caduta del 21% in volume e del 29% in fatturato delle vendite negli Stati Uniti, a seguito della sovrattassa doganale del 25% sui vini tranquilli di meno di 14 gradi. Le vendite in Cina e a Hong Kong, la cui parte è passata dal 2% delle esportazioni nel 2009 al 9% nel 2019 sono collassate del 30,6% in volume e di quasi 17% in fatturato. Tuttavia, la diminuzione è meno forte di quanto si poteva temere grazie alla sorprendente tenuta del mercato britannico che cresce nei primi nove mesi dell’11,6% in volume e dell’1,3% in valore. Il Canada, terzo mercato per l’esportazione, regala una bella sorpresa con un aumento dell’8% in volume (+7,7% in valore). Il Belgio, quinto mercato, limita il calo (1,8% in volume e +1,2% in valore) mentre la crescita dal 2019 prosegue in Svezia e in Svizzera con rispettivamente +17,1% e + 2,5% in volume (+9,7% e +8,2% in valore).
Fonte: La Revue du vin de France.
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