Secondo l’Union nationale des distilleries vinicoles (UNVD) il progetto di distillazione dei volumi dei vini francesi in eccesso a seguito della crisi del Coronavirus non è ancora stato adottato dal governo e potrebbero non esserci i tempi tecnici. Le ultime riunioni di arbitrato tra la filiera e i ministeri (agricoltura e economia) devono permettere al Consiglio specializzato di FranceAgrimer di approvare il 3 giugno un piano di distillazione affinché gli operatori del vigneto lo sottoscrivano entro il 20 giugno. I distillatori non prevedono di realizzare le prime operazioni di distillazione prima del mese di luglio. Il dossier sugli alcol prodotti deve arrivare alla Commissione europea entro il 15 ottobre. FranceAgrimer ha bisogno di almeno un mese per ultimare l’invio del dossier a Bruxelles. La campagna di distillazione durerebbe meno di tre mesi ovvero la metà della durata necessaria secondo i distillatori, sia che sia basata sui 2 milioni di hl considerati oppure sui 3,5 milioni di hl richiesti dalla filiera del vino. Inoltre, in mancanza di sbocchi per gli alcol prodotti (gli alcol della distillazione di crisi sono autorizzati solo per usi industriali oppure per la biocarburazione e i biocarburanti non sono in crescita con la diminuzione del prezzo del petrolio), sarà necessario immagazzinarlo per un periodo indeterminato e costerà caro. Quindi l’UNDV richiede un aiuto di 50 euro per hl d’alcol puro prodotto ovvero 6 euro per hl di vino distillato.
Fonte: Vitisphère
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