L’Agenzia Nazionale delle Tasse (NTA) giapponese ha notificato il completamento della procedura di autorizzazione all’utilizzo del dimetilcarbonato nella produzione del vino, nel rispetto di quanto previsto dall’Accordo di Partenariato Economico (EPA) concluso tra Unione Europea e Giappone ed entrato in vigore il 1 febbraio 2019.
La modifica alla normativa giapponese sui prodotti alcolici per i quali è consentita la miscelazione con altre sostanze per la conservazione del prodotto si applica dal 24 giugno scorso.
L’EPA, oltre a eliminare completamente le tariffe per i vini fermi, spumante e vermouth, ha previsto anche il progressivo riconoscimento in tre fasi delle pratiche enologiche delle parti, non ancora riconosciute o non compatibili nelle rispettive legislazioni, al fine di migliorare l’accesso al mercato per gli operatori europei e giapponesi.
La prima fase si è realizzata con l’entrata in vigore dell’EPA il 1 febbraio 2019, la seconda fase deve essere conclusa entro il 1 febbraio 2021 e la terza entro il 1 febbraio 2024. Il dimetilcarbonato costituisce la prima sostanza approvata nel contesto della seconda fase.
Tutto ciò comporta effetti più che positivi sul nostro export che dall’immediato azzeramento dei dazi sul vino a partire dall’entrata in vigore dell’accordo, ha favorito l’incremento dell’export dei nostri prodotti vitivinicoli in Giappone, fino a registrare un aumento in valore di oltre il 20% nel primo anno di applicazione EPA.
Stati Uniti – Pericolo dazi ritorsione dell’UE contro il vino americano?
Secondo quanto riportato dalla stampa, il commissario europeo per il commercio, Phil Hogan, sta valutando la possibilità di imporre sanzioni contro le merci statunitensi a causa della lunga disputa sugli aerei civili.
A seguito di questa disputa, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe per un valore di $ 7,5 miliardi di beni dell’UE – tra cui vino, liquori e liquori. Parlando a una riunione informale dei ministri del commercio dell’UE, Hogan ha riferito che “l’UE non avrà altra scelta che esercitare i suoi diritti di ritorsione e imporre le nostre sanzioni nel caso Boeing una volta ottenuta l’autorizzazione da parte dell’OMC”.
Secondo quanto riferito, l’Organizzazione Mondiale del Commercio non deciderà in merito all’importo di contromisure che l’UE potrà imporre sui prodotti americani, prima della fine di agosto.
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