Uno studio condotto da esperti delle Università di Verona e di Borgogna Franca Contea rivela che indicare in etichetta l’impronta carbonica di un vino può costituire un incentivo all’acquisto per i giovani consumatori italiani. Una serie di lavori realizzati su vari elementi importanti nella scelta d’acquisto del vino che ha coinvolto un campione di 982 Millenials ha dimostrato che il 46% di questi consumatori è influenzato positivamente nella spinta all’acquisto dalle indicazioni in etichetta relative alle emissioni di anidride carbonica. I Millenials non sono un’unica categoria. Sono stati individuati sette gruppi diversi di giovani consumatori di vino, di cui tre in particolare danno importanza alle informazioni sull’impronta carbonica nelle loro motivazioni di acquisto. Un gruppo di persone, pari al 26% del campione e in maggioranza donne, ha dimostrato di prediligere un packaging in cui il produttore comunica il terroir anche sganciandosi dalla denominazione di origine puntando invece sugli aspetti dell’innovazione e della sostenibilità. Gli altri due gruppi individuati, che dimostrano di apprezzare le informazioni sulle emissioni con l’impronta carbonica in etichetta, considerano invece l’impegno per la sostenibilità come una dimostrazione dello sforzo per realizzare un prodotto di qualità, per esempio abbinato all’indicazione della denominazione d’origine oppure come elemento che ispira fiducia.
Fonte: Articolo “Labelling environmental and terroir attributes: Young Italian consumers wine preferences” Roberta Capitello, Lara Agnoli, Steve Charters, Diego Begalli, Journal of Cleaner Production
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