Il Parlamento europeo ha finalizzato la sua posizione sulla PAC post-2020
Venerdì 23 ottobre il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla PAC post-2020.
Venerdì 23 ottobre, dopo quattro giorni di votazioni, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla PAC post-2020, che comprende 3 provvedimenti:
il regolamento sui piani strategici della PAC, il regolamento sull’OCM e il regolamento sul finanziamento, la gestione e monitoraggio della PAC.
Piani strategici della PAC
Il regolamento sui piani strategici, per il quale il relatore è Peter Jahr (PPE, Germania), è stato approvato con 425 voti a favore, 212 contrari e 51 astensioni.
• Nel quadro dei regime ambientale obbligatorio, il 30% dei pagamenti diretti dovrà essere assegnato alle nuove misure “verdi” nell’ambito del primo pilastro della PAC (pagamenti diretti)
• Nell’ambito del primo pilastro, tutti i beneficiari dei pagamenti PAC dovranno rispettare le norme sulla condizionalità
- In ogni Stato membro, il 60% dei fondi nell’ambito del primo pilastro della PAC dovrà essere assegnato per finanziare il sostegno al reddito di base, il sostegno alla ridistribuzione (un minimo del 6%), il sostegno accoppiato e i programmi operativi
• I potenziali trasferimenti dal primo al secondo pilastro sono limitati al 12% del primo pilastro e dovrebbero essere assegnati alle azioni ambientali
• Per quanto riguarda il secondo pilastro (sviluppo rurale), il 35% dei fondi dovrebbe essere destinato a misure ambientali e il 30% a misure che finanziano investimenti e strumenti di gestione del rischio
• Mantenimento degli aiuti alla promozione del vino e ampliamento delle azioni attualmente in corso per il consolidamento dei mercati.
• Gli interventi previsti nei programmi di sostegno al settore sono stati estesi a nuove azioni per la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.
• I programmi dovranno destinare almeno il 5% dei fondi europei a questo tipo di misure
Regolamento OCM.
Il Regolamento sull’organizzazione comune di mercato (OCM) è stato approvato con 463 voti a favore, 133 contrari e 92 astensioni.
• Il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli si applicherà fino al 31 dicembre 2050, con una revisione da parte della Commissione ogni dieci anni e per la prima volta il 1 ° gennaio 2023 per valutare il funzionamento del programma e, se del caso, presentare proposte per migliorarne l’efficacia.
• L’accordo prevede flessibilità nella gestione dei regimi di autorizzazioni consentendo, dopo il 31 dicembre 2020, che le superfici coperte da diritti di impianto non convertite in autorizzazioni rimangano a disposizione dello Stato membro per essere riallocate al più tardi entro il 31 dicembre 2025.
• Il riconoscimento di pratiche volte ad abbassare la concentrazione alcolica del vino al di sotto dell’8,5% (vini dealcolizzati e parzialmente dealcolizzati).
• La dichiarazione nutrizionale, il cui contenuto può essere limitato al solo valore energetico, e l’elenco degli ingredienti saranno specificati sull’etichettatura, anche per i prodotti vitivinicoli aromatizzati
• In deroga, l’elenco degli ingredienti potrà essere fornito anche con mezzi diversi dall’etichetta, a condizione che sull’etichetta sia indicato un collegamento chiaro e diretto.
• Mantenuta la proposta della Commissione per i vini a DOP da produrre con una Vitis vinifera o un incrocio tra la specie Vitis vinifera e altre specie del genere Vitis
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