Nel dicembre 2019 i leader dell’UE hanno sottoscritto il loro impegno a eliminare le emissioni di gas serra in entro il 2050.
Conformemente a diverse iniziative e pubblicazioni sull’azione per il clima (ad esempio Green Deal, Rapporto speciale IPCC sugli impatti del riscaldamento globale, Rapporto di valutazione globale IPBES 2019, Parigi Accordo), l’UE ha sviluppato una politica ambiziosa per istituire un quadro normativo per raggiungere la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Questa legislazione si basa su: direttiva 2003/87 / CE; Regolamento 2018/842 e regolamento 2018/841.
Presentazione della normativa clima dell’UE
Il 5 marzo 2020, la Commissione ha presentato una proposta per sancire nella legislazione l’impegno politico dell’UE di diventare un continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.
Con la legge europea sul clima, la Commissione propone un obiettivo giuridicamente vincolante di emissioni nette zero di gas a effetto serra entro il 2050.
Dopo tale data, la rimozione di gas a effetto serra deve superare le emissioni.
La legge sul clima include misure per tenere traccia dei progressi e adeguare le nostre azioni di conseguenza.
Modifica inoltre il regolamento (UE) 2018/1999.
La legge sul clima affronta anche il percorso per raggiungere l’obiettivo del 2050:
- Sulla base di una valutazione d’impatto globale, la Commissione proporrà un nuovo obiettivo dell’UE per il 2030 per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. La legge sul clima sarà modificata una volta completata la valutazione d’impatto.
- Entro settembre 2020, la Commissione esaminerà i progressi compiuti per raggiungere l’obiettivo per il 2030 ed esplorerà le opzioni per un nuovo obiettivo per il 2030 con riduzioni delle emissioni dal 50 al 55% rispetto al 1990.
- Entro giugno 2021, la Commissione esaminerà e, se necessario, proporrà di rivedere tutti gli strumenti politici pertinenti per conseguire ulteriori riduzioni delle emissioni per il 2030.
- Entro settembre 2023, e successivamente ogni cinque anni, la Commissione valuterà la coerenza delle misure UE e nazionali con l’obiettivo di neutralità climatica e la traiettoria 2030-2050.
Implementazione e controllo.
- Alla Commissione sarà conferito il potere di formulare raccomandazioni agli Stati membri le cui azioni non sono coerenti con l’obiettivo di neutralità climatica e gli Stati membri saranno tenuti a tenere debitamente conto di tali raccomandazioni o a spiegare i motivi per cui non lo fanno. La Commissione può inoltre riesaminare l’adeguatezza della traiettoria e delle misure a livello dell’Unione.
- Gli Stati membri dovranno inoltre sviluppare e attuare strategie di adattamento per rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti dei cambiamenti climatici.
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