Il 20 maggio la Commissione europea ha presentato la strategia sulla sostenibilità con due comunicazioni, una sulla biodiversità e l’altra relativa a “Farm-to-Fork” (Dal produttore al consumatore) che definiscono il ruolo dell’agroalimentare nel Green Deal europeo, la tabella di marcia per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050.
- La costruzione di una catena alimentare favorevole ai consumatori, ai produttori, al clima e all’ambiente.
L’UE ha l’obiettivo di ridurre l’impronta ambientale e climatica del sistema di produzione alimentare, di garantire la sicurezza alimentare e di condurre una transizione globale attraverso uno sviluppo sostenibile competitivo.
1) Garantire una produzione alimentare sostenibile
Tutte le parti interessate hanno un ruolo importante per garantire la sostenibilità della catena alimentare. Si devono realizzare cambiamenti rapidi dei metodi di produzione. Questo implica un investimento umano e finanziario ma è anche la promessa di rendimento dell’investimento grazie alla creazione di valore aggiunto e alla riduzione dei costi.
- Le pratiche agricole che impediscono che l’anidride carbonica si diffonda nell’atmosfera e che contribuiscono all’obiettivo di neutralità climatica saranno ricompensate attraverso la Politica Agricola Comune (PAC).
- Gli agricoltori devono sviluppare la produzione di energie rinnovabili e investire in digestori anaerobici per la produzione di biogas a partire dai rifiuti agricoli.
- L’uso di pesticidi chimici contribuisce all’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria nonché alla perdita di biodiversità. Gli indicatori messi a punto dalla Commissione hanno dimostrato una diminuzione del 20% dei rischi determinati dai pesticidi nel corso degli ultimi 5 anni. La Commissione prenderà le misure volte a ottenere entro il 2030 una riduzione del rischio del 50% e una diminuzione del 50% dell’uso dei pesticidi più pericolosi, soprattutto incentivando la rotazione delle colture e il diserbo meccanico.
- L’eccesso di fertilizzanti (in particolare fosforo e azoto) nell’ambiente, che deriva dal fatto che non sono assorbiti in totalità dalle piante, è fonte di inquinamento. La Commissione prenderà alcune misure per ridurre del 20% l’uso dei fertilizzanti entro il 2030.
- L’agricoltura è responsabile del 10,3% di gas a effetto serra emessi nell’UE. Il 70% di queste emissioni provengono dal settore dell’allevamento. Inoltre il 68% delle terre agricole sono utilizzate per la produzione animale. La Commissione faciliterà l’uso di complementi alimentari adatti e proverà a ridurre la dipendenza da alimenti come la soia, prodotta sulle terre che provengono dalla deforestazione.
- La resistenza antimicrobica, dovuta all’uso inappropriato degli antimicrobici sia sull’uomo che sugli animali, ha come conseguenza un numero di decessi stimato a 33 000 all’anno nell’ambito dell’UE nonché ingenti spese sanitarie. La Commissione adotterà delle misure per ridurre del 50% l’uso di antimicrobici per gli animali di allevamento entro il 2030.
2) Garantire la sicurezza alimentare
Un sistema sostenibile di approvvigionamento alimentare deve garantire, anche nei periodi di crisi, la fornitura di una quantità e di una varietà sufficiente di alimenti sani e accessibili all’insieme della popolazione. La crisi del Covid-19 ha posto diversi problemi come le interruzioni nella catena di approvvigionamento, le perdite di manodopera, le perdite di alcuni mercati e i cambiamenti dei modi di consumo, che hanno avuto un impatto sui sistemi di approvvigionamento. Si tratta di una situazione senza precedenti. La catena alimentare deve far fronte a minacce determinate dalla siccità, dalle inondazioni, dagli incendi delle foreste, dalla diminuzione della biodiversità e da nuove epidemie. Inoltre la crisi del Covid-19 ha messo in luce l’importanza dei lavoratori del settore agroalimentare. La Commissione coordinerà l’elaborazione di un piano europeo di risposta alle crisi che riguardano il settore alimentare.
3) Promuovere l’osservanza della sostenibilità nelle pratiche di produzione, di vendita all’ingrosso e al dettaglio di alimenti
La Commissione chiederà alle aziende del settore agroalimentare di attuare azioni concrete: accompagnare la vendita di prodotti on line da raccomandazioni dietetiche; ridurre il consumo; tener conto dei bisogni dei più deboli nelle campagne pubblicitarie, ridurre gli imballaggi e favorire l’uso di imballaggi riutilizzabili e riciclabili. La Commissione stimolerà l’attuazione di profili nutrizionali per restringere la promozione di alimenti ricchi di grassi, zuccheri e sale. Rafforzerà la regolamentazione relativa alle indicazioni geografiche.
4) Favorire un consumo di prodotti alimentari sostenibili nonché l’evoluzione verso regimi alimentari sani
I modi di consumo attuali degli alimenti nell’UE non sono sostenibili, sia dal punto di vista della salute che da quello dell’ambiente. Mentre l’apporto giornaliero in termini di energia, carne rossa, zuccheri, sale e grassi continua a superare le dosi raccomandate, il consumo di cereali integrali, frutta e verdura è insufficiente. È essenziale invertire la tendenza entro il 2030 rispetto al sovrappeso e all’obesità. Si stima che nel 2017 più di 950 000 decessi nell’UE, ovvero uno su cinque, siano attribuibili ai regimi alimentari. Per favorire l’informazione del consumatore, la Commissione propone un’etichettatura armonizzata obbligatoria. Esaminerà le modalità di armonizzazione di un’etichettatura “verde” su base volontaria e la possibilità di creare un’etichettatura “sostenibile” per gli aspetti nutritivi, climatici, ambientali e sociali degli alimenti. La Commissione studierà nuove modalità per fornire informazioni ai consumatori anche attraverso le tecnologie digitali.
5) Ridurre le perdite e gli sprechi
La Commissione si impegna a dimezzare lo spreco per capita sia da parte dei consumatori che del commercio al dettaglio entro il 2030. Integrerà la prevenzione di perdite e di sprechi nelle altre politiche europee. L’uso improprio del “consumare prima” e “consumare di preferenza prima” portano allo spreco alimentare. La Commissione modificherà la normativa applicabile rispetto a questa tematica. Ricercherà anche soluzioni per evitare le perdite nella fase della produzione.
- Permettere la transizione
La ricerca, l’innovazione e la realizzazione di investimenti sono fattori chiave per accelerare la transizione verso lo sviluppo di un sistema alimentare sano e sostenibile. La Commissione sta preparando nell’ambito del Programma Quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, Horizon 2020, un ulteriore invito a presentare proposte per le priorità Green Deal di circa un miliardo di euro. Sempre nell’ambito di Horizon 2020 propone di spendere 10 miliardi di euro per ricerca e innovazione, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, pesca, acquacoltura e ambiente nonché per l’uso di tecnologie digitali.
Sono necessarie ulteriori valutazioni della strategia Farm-to-Fork per comprendere meglio le sfide e le opportunità che rappresenta per il settore del vino. Sarà importante che nell’implementazione delle diverse misure sia mantenuta la specificità del vino. Il riconoscimento dell’uso delle tecnologie digitali rappresenta, senza dubbio, un’opportunità fondamentale da cogliere per l’informazione ai consumatori.
Allegato: Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and social Committee and the Committee of the Regions, A Farm to Fork Strategy for a fair, healthy and environmentally-friendly food system
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