All’inizio della pandemia, la Repubblica sudafricana ha preso la decisione molto controversa di proibire la vendita d’alcol. Questa strategia ha funzionato: gli incidenti e la criminalità sono diminuiti, decongestionando gli ospedali che dovevano preparsi all’afflusso dei malati di Covid-19. Ma ha avuto conseguenze catastrofiche per la filiera viticola del paese, una delle più importanti del mondo che impiega 300 000 persone. Il divieto di vendite di alcol ha determinato la perdita di circa 18 000 posti di lavoro, secondo la portavoce dell’organizzazione “Wine of South Africa” che garantisce la promozione dei vini locali. Oltre a vietare la vendita di alcol per nove settimane, le autorità sudafricane hanno vietato le esportazioni di vino per sei settimane. Questo ha avuto come conseguenza di far sparire dagli scaffali i vini sudafricani nei paesi in cui si vendono poco, come il Canada, la Svezia o la Finlandia.
Fonte: La revue du vin de France
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