Lunedì 22 giugno si è tenuto il secondo confronto tra Ministero e filiera circa la definizione delle modalità attuative della misura “riduzione volontaria delle rese”, alla presenza del Capo Dipartimento del Mipaaf Giuseppe Blasi.
Al fine di far fronte alla crisi di mercato, il c.d. “DL Rilancio” ha stanziato un importo pari a 100 milioni di euro da attribuire alle imprese viticole che si impegnano alla riduzione volontaria del 15% della produzione delle uve destinate a vini a DOP e IGP, mediante la pratica della “vendemmia verde parziale” da realizzare nella prossima campagna vendemmiale.
Mediante il decreto attuativo, devono essere stabilite le procedure, le priorità di intervento e i criteri per l’erogazione del contributo.
In allegato, il primo documento di lavoro condiviso dal Ministero e riguardante la definizione e l’entità del sostegno.
Di seguito, i principali elementi emersi in occasione del dibattito con il Capo Dipartimento Blasi:
• Condizioni di accesso alla misura:
a) la riduzione della produzione delle uve destinate a vini DOP e IGP non può essere inferiore al 15% rispetto alla resa media aziendale delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni, individuata per le tipologie di cui al successivo comma 5;
b) nelle superfici vitate aziendali destinate alla produzione di vini comuni, la resa produttiva non deve aumentare più del 5% rispetto alla resa media aziendale delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni.
• Descrizione della misura
La misura consiste nella riduzione della produzione di uve destinate alla produzione di vini a DOP e IGP mediante la rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione ovvero la mancata raccolta di una parte degli stessi, in quanto pratiche agronomiche strettamente connesse all’obiettivo del miglioramento della qualità.
• La riduzione della resa del 15% deve avvenire su tutta la superficie a DOP/IGP dell’azienda.
• Il Ministero ha chiarito che la perdita della resa uva/ettaro almeno del 15%, anche dovuta ad agenti atmosferici (es. grandinate), è ammissibile a contributo.
• Controlli: esclusivamente in fase amministrativa, mediante le dichiarazioni di produzione.
• Importo dell’aiuto: a seguito di un primo confronto con le Regioni, il Ministero ha deciso di proporre un importo superiore a quanto preventivamente ipotizzato per l’aiuto alla riduzione della produzione delle uve destinate a vini a DOP.
• L’aiuto è quantificato con i seguenti importi:
o Uve destinate a IGT: fascia unica 400 euro per ettaro
o Uve destinate a DOC:
700 euro per DOC con resa < 130 ql/ha
600 euro per DOC con tesa ≥ 130 ql/ha
o Uve destinate a DOCG:
900 euro per DOCG con resa < 100 ql/ha
800 euro per DOCG con resa ≥ 100 ql/ha
• Il Ministero si aspetta una adesione significativa alla misura e stima a circa 150.000 gli ettari che potrebbero essere ammessi a contributo (su 373.000 ettari di superficie rivendicata a dop/igp nel 2019), per un contributo medio di 650 euro.
• La riduzione della produzione stimata dal Mipaaf, invece, si attesta alle 2 milioni di tonnellate di uva, per circa 1.7/1.8 milioni di ettolitri di vino.
• Nel caso in cui le richieste di contributo superino il budget disponibile, il Ministero vorrebbe fissare una decurtazione massima (un c.d. “taglio fisiologico”, ad es. del 10% dell’aiuto) al fine di garantire maggiore certezza agli operatori in fase di valutazione di adesione alla misura.
• Inoltre, in linea con quanto già approvato nel “decreto promozione”, nel caso di splafonamento del budget previsto, Agea procederà all’accettazione di tutte le domande presentante nel corso di quella giornata.
• Aziende che hanno superfici in più Regioni: nel caso di aziende le cui superfici si collocano in più Regioni, il Ministero sta valutando la possibilità che queste possano presentare la domanda presso un’unica amministrazione.
• Regole sugli aiuti di Stato: il sostegno finanziario alla riduzione delle rese è finanziato mediante fondi nazionali. Pertanto, l’aiuto è concesso nei limiti ed alle condizioni stabilite dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020, C (2020) 1863 final, recante “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”. Si ricorda che, per quanto riguarda le imprese agricole, l’aiuto complessivo non deve superare i 100.000 EUR per ciascuna impresa.
• Infine, il produttore che ha aderito alla misura “vendemmia verde” nell’ambito dei bandi regionali non potrà accedere alla misura “riduzione delle rese”.
• Calendario: l’obiettivo del Ministero è di chiedere l’intesa alla Conferenza Stato Regioni del 9 luglio, per approvazione da parte del Ministro il 10 luglio.
• Data di presentazione delle domande di aiuto: entro il 31 luglio.
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