A quasi tre anni dalla presentazione delle proposte da parte della Commissione europea, le tre istituzioni dell’UE speravano di avvicinarsi al traguardo per finalizzare un accordo politico sui principali elementi della PAC in occasione del c.d. trilogo jumbo, il “maxi negoziato” che si è svolto lo scorso 25 – 27.
Tuttavia, nonostante le intense discussioni non è stato trovato nessun accordo e sebbene siano stati compiuti progressi in diverse aree, è stato deciso di proseguire i colloqui nelle prossime settimane, fino alla prossima riunione del Consiglio AGRIFISH prevista per il 28- 29 giugno.
Le principali questioni che restano problematiche sono quelle legate alla green architecture, tra cui la dotazione finanziaria e le modalità per gli eco-schemi, gli standard sociali della PAC e le modalità di erogazione degli aiuti diretti da veicolare agli operatori delle PMI.
Più in dettaglio:
- Per quanto riguarda gli eco-schemi, mentre il Parlamento europeo chiede il 30% di eco-regimi e un sistema di punteggio obbligatorio basato su punti, la presidenza portoghese ha presentato una controproposta, ampiamente sostenuta dai ministri dell’UE, che prevede il 22% all’anno per gli eco-regimi nel 2023-2024 e il 25% dal 2025 in poi.
- Per quanto riguarda l’obiettivo dei pagamenti diretti, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE non hanno ancora raggiunto un accordo, ma sembra emergere un compromesso intorno alla proposta della presidenza portoghese di una percentuale minima di ridistribuzione del 10 % con una clausola di esenzione, in casi debitamente giustificati, in base alla struttura delle aziende agricole degli Stati membri o ad altri criteri oggettivi. Gli Stati membri continuano a insistere sulla natura volontaria degli strumenti di limitazione e di degressività mentre il Parlamento europeo si concentra sul loro carattere obbligatorio.
Le reazioni dei principali negoziatori del parlamento, della presidenza e del commissario AGRI
I negoziatori del Parlamento europeo – il presidente della commissione AGRI, Norbert Lins, accompagnato da tre relatori su ciascun regolamento Peter Jahr, Ulrike Müller ed Eric Andrieu – hanno sottolineato mancanza di flessibilità del Consiglio.
Al termine dei negoziati si è svolta una conferenza stampa congiunta a cui hanno partecipato il ministro portoghese (Maria do Céu Antunes) e il commissario per l’agricoltura (Janusz Wojciechowski) sugli esiti dei negoziati del trilogo.
La Presidenza portoghese ha insistito sul fatto che, anche se persistono alcune differenze, i negoziatori hanno cercato di avvicinarsi e ci sono riusciti. Tutte e tre le istituzioni chiedono certezza giuridica, prevedibilità e tempo sufficiente agli Stati membri per preparare i loro piani strategici della PAC entro la fine di quest’anno, consentendo un’attuazione tempestiva della riforma a partire dal 2023.
La presidenza portoghese rimane impegnata e ha già iniziato un ciclo di incontri per definire un calendario e una strategia per chiudere la riforma della PAC al più presto.
Secondo il commissario AGRI, la Commissione europea continuerà a svolgere appieno il suo ruolo nei negoziati con i co-legislatori al fine di raggiungere un accordo nel più breve tempo possibile.
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