Tra i provvedimenti per contrastare la diffusione del COVID 19, anche in Polonia, dal 14 marzo sono stati chiusi ristoranti, bar e locali pubblici, provocando una diminuzione, secondo gli operatori del settore, del consumo di bevande alcoliche
rafforzata anche dal mantenimento delle ‘distanze sociali”. Si sa che tutti i motivi di socializzazione aumentano il consumo di bevande alcooliche e prodotti ‘ready to eat”.
Secondo alcune stime le vendite di vodka sono calate di circa il 15% mentre quelle di vino del 20%. Anche le vendite di birra e whisky sono diminuite in modo significativo.
Si tratta di un calo dei consumi che contrasta con il rapido aumento registrato negli anni precedenti e che, con tutta probabilità sarà riassorbito a fine emergenza.
Nel frattempo l’Associazione degli Industriali degli alcolici ha proposto l’approvazione di regolamenti che consentano la vendita legale di alcolici “online”, canale che ha riportato guadagni a doppia cifra nella vendita di prodotti alimentari anche in Polonia.
(ICE VARSAVIA)
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